Delitto di Garlasco. Svolta dei pm: “Chiara uccisa con grosse forbici da sarto”
04 Novembre 2009
di redazione
Secondo quanto si è appreso mercoledì dall’udienza in corso sulla perizia medico-legale i consulenti dei pm hanno infatti depositato a fine settembre una relazione sull’arma del delitto che ipotizza sia stato appunto un forbicione. Tra le ipotesi emerse fino ad ora c’erano invece quelle di un martello da carpentiere o di una picozza.
La dinamica del delitto di Chiara Poggi e l’impossibilità di determinare con precisione l’ora della sua morte sono i 2 punti della perizia medico legale che il professor Lorenzo Varetto, insieme ai suoi colleghi Fabrizio Bison e Carlo Rubino, gli esperti nominati dal gup di Vigevano Stefano Vitelli, hanno illustrato in aula al processo. Da quanto si è saputo i 3 periti hanno cominciato a parlare dopo che i due ingegneri informatici Roberto Porta e Daniele Occhetti hanno presentato per iscritto gli approfondimenti sulle 7 telefonate fatte da Alberto col suo cellulare a quello di Chiara tra le 10.46 e le 10.47 della mattina dell’omicidio e delle quali solo una è andata a buon fine e risulta memorizzata sul portatile della giovane assassinata.
Dopodiché la parola è passata a Varetto e ai suoi colleghi che, servendosi anche di una lavagna, hanno spiegato alle parti nei dettagli i risultati del loro lavoro. Solo gli esiti che riguardano le suole delle scarpe di Alberto Stasi (capitolo sul quale il legale dei Poggi ha eccepito la nullità) verranno illustrati in una prossima udienza, probabilmente lunedì prossimo, alla presenza degli altri periti che si sono occupati sotto il profilo chimico delle scarpe di Alberto e sotto il profilo semi virtuale della cosiddetta camminata di Alberto.