Delitto Tor di Quinto: non si placa polemica politica

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Delitto Tor di Quinto: non si placa polemica politica

02 Novembre 2007

Continua la polemica tra opposizione di centrodestra e governo di centrosinistra sulla questione della sicurezza, dopo che l’episodio di martedì sera ha spinto Palazzo Chigi a trasformare in decreto il disegno di legge relativo all’espulsione dei cittadini comunitari inserito nel cosiddetto “pacchetto” Amato.

Ieri da Bologna il presidente del Consiglio Romano Prodi stamattina ha detto che occorre fare “in modo che questi atti non si ripetano più”.

Ma la misura assunta dal governo è stata ritenuta tardiva dal leader di An, Gianfranco Fini, che ieri si è recato a Tor di Quinto, innescando uno scontro con il ministro dell’Interno Giuliano Amato.

“Il governo si deve vergognare, il giorno prima in tv il ministro dell’Interno Giuliano Amato aveva detto che il decreto non era necessario. Poi dopo la tragedia della signora Reggiani lo ha fatto: meglio tardi che mai”, ha detto Fini, aggiungendo di essere favorevole al decreto sulle espulsioni, a patto che venga applicato non solo a chi delinque ma anche chi non ha una “fonte certa di sostentamento”.

Il ministro Amato si è detto “sorpreso ed amareggiato” dalle dichiarazioni di Fini e dal fatto che “sia andato nel luogo del delitto a sollevare emozioni contro di me e contro il governo in una giornata come questa”.

“Da un uomo di governo che tra l’altro si è trovato a gestire l’ingresso della Romania nell’Ue in una fase decisiva, non me lo sarei aspettato. Di tutto abbiamo bisogno tranne che dividerci davanti alle tragedie”, ha detto ieri Amato ai giornalisti. “An dia il suo contributo in parlamento ad una rapida approvazione del decreto e dell’intero insieme di norme sulla sicurezza”.