Delitto via Poma: al via il processo Cesaroni
03 Febbraio 2010
di redazione
A quasi 20 anni dalla morte di Simonetta Cesaroni, la giovane uccisa con 29 coltellate in un appartamento in via Poma, è iniziato il processo che vede accusato di questo delitto Raniero Busco, ex fidanzato dalla ragazza. Un processo che si celebra nell’aula bunker di Rebibbia davanti ai giudici della III Corte d’Assise, presieduta da Evelina Canale, dopo il rinvio a giudizio disposto per omicidio volontario il 9 novembre 2009 dal gup Maddalena Cipriani come chiesto dal pm Ilaria Calò. Contro l’imputato i risultati di diversi consulenze. Ultima quella relativa alla compatibilità dell’arcata dentaria di Busco con il segno di un morso riscontrato sul corpetto che indossava la Cesaroni.
Busco, oggi 44enne sposato e con due figlie e che fa il meccanico per Adr a Fiumicino, venne iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario all’esito dei risultati di una consulenza sul corpetto che la Cesaroni indossava quando fu uccisa. Sull’indumento gli esperti trovarono una traccia genetica, estratta dalla saliva, riconducibile all’uomo. Questi giustificò la presenza di tale traccia con alcune effusioni che si sarebbe scambiato con la ragazza la sera prima del delitto.
Presenti in aula, come pubblico, circa 150 studenti del quinto anno di Giurisprudenza dell’università La Sapienza. Assenti, invece, i familiari di Simonetta.