Dell’Utri: “Io prigioniero politico in Libano. Sentenzia ingiusta e lo dimostrerò
01 Maggio 2014
di redazione
Dal suo letto di ospedale in Libano, l’ex senatore Marcello Dell’Utri rilascia una intervista in esclusiva a Repubblica. "Sono un prigioniero politico", dice Dell’Utri dopo la conferma della sentenza di condanna arrivata dalla Cassazione. Non e’ chiaro se è quando arriverà la estradizione ma Dell’Utri in caso di rientro in Italia vuole essere affidato ai servizi sociali come Silvio Berlusconi. "Ma io sono condannato per mafia e non posso assistere gli anziani come sta facendo lui. Posso solo assistere, se me lo permetteranno, i carcerati", aggiunge. Secondo Dell’Utri la sua e’ stata una sentenza politica: "una sentenza già scritta di un processo che mi ha perseguitato per oltre 20 anni soltanto perché ho fatto assumere Vittorio Mangano come stalliere nella villa di Arcore del presidente Silvio Berlusconi. Una persona per me davvero speciale anche se aveva dei precedenti penali: per me Mangano era un amico e basta". Dell’Utri ha anche spiegato di non essere fuggito in libero: poteva partire liberamente e l’ha fatto perché nel Paese dei Cedri ci sono "medici bravissimi".