Denzel Washington, ancora nei panni di regista
28 Novembre 2007
di redazione
Denzel Washington dal 25 dicembre tornerà nei cinema Usa in un ruolo da “buono” con The great debaters, il film che l’ha riportato anche dietro la macchina da presa, a cinque anni dalla sua opera prima, Antwone Fisher.
La pellicola è prodotta dalla regina dei talk show Oprah Winfrey, e distribuita dalla Weinstein Company, che considera il film una delle sue punte di diamante per gli Oscar.
Tratto da una storia vera, The Great Debaters è interpretato, fra gli altri, da Forest Whitaker (che per la prima volta recita insieme a Washington), Denzel Whitaker, Kimberly Elise, Nate Parker, Jermaine Williams e Jurnee Smollett. La vicenda ruota intorno alla figura del poeta e insegnante afroamericano Melvin B.
Tolson (Washington), docente fra gli anni ’30 e ’40 a Wiley, un piccolo college del Texas tradizionalmente frequentato da studenti neri, dove formo’ e guido’ il primo team di discussione della scuola.
Il suo gruppo, lottando contro i pregiudizi razziali dell’epoca, è stato capace di sconfiggere nel campionato statunitense di dibattiti (cui partecipano ogni anno istituti di tutto il Paese) decine di avversari, fra cui, nel 1935, anche la squadra dell’università di Harvard.
Tolson, uomo forte, moderno e anticonvenzionale, morto nel 1966, “è considerato – ha spiegato Washington – uno dei maggiori poeti afro-americani del nostro tempo”. Fra i suoi studenti c’è stato anche James Farmer Jr (che nel film vediamo quattordicenne), diventato uno dei leader del movimento americano per i diritti civili.
L’attore-regista, che durante la promozione di American Gangster, ha iniziato a parlare anche del suo secondo film da regista, descrive la pellicola come “una storia su Davide e Golia, su un piccolo gruppo capace di battere una squadra di giganti”.
Per il vincitore di due Oscar quella di Tolson e del suo team “è una vicenda meravigliosa da raccontare. E’ sull’importanza della parola, dell’educazione, del dibattere, cose di cui non si parla molto al cinema”.
Per formare i giovani interpreti, l’interprete di The Hurricane ha fatto frequentare al cast un debate camp (corso d’allenamento ai dibattiti) della Texas Southern University: “Li abbiamo portati là e spinti davanti ai lupi – ha spiegato il regista a Entertainment Weekly – che è poi quello che mi piace fare come attore… giusto per vedere come te la cavi”.
Washington avrebbe preferito non apparire anche come interprete, ma è stato necessario per convincere i finanziatori della pellicola: “Non ti danno i soldi a meno che non gli garantisci che nel film ci siano certi nomi”. L’attore ha intenzione di investire sempre più nel suo percorso da regista: “Amo collaborare, mi piace vedere gli altri fare bene, trovare giovani attori e condividere quello che so con loro. E poi, guardo avanti. Clint Eastwood èil mio eroe. Riesce a alternare in perfetta armonia una carriera con l’altra”.