Deutsche Bank, se non lo farà la Merkel saranno gli industriali a salvare il colosso bancario
07 Ottobre 2016
Se non dal governo di Angela Merkel, Deutsche Bank sarà comunque salvata. A tirare dai guai il colosso bancario, alle prese con la maxi multa imposta dalle autorità Usa per un valore di $14 miliardi, saranno, infatti gli industriali tedeschi. E’ quanto riporta Handelsblatt secondo cui “nei giorni scorsi, i manager di aziende quotate sull’indice Dax (della borsa di Francoforte) si sarebbero riuniti per discutere un piano di salvataggio della banca”.
Tra le opzioni contemplate quella, se possibile, di acquistare le stesse azioni di Deutsche Bank, nel caso in cui l’istituto avesse bisogno di raccogliere risorse fresche, attraverso una operazione di aumento di capitale.
Handelsblatt scrive che una tale forma di salvataggio “semplificherebbe il rafforzamento delle riserve finanziarie” di Deutsche Bank e avrebbe anche il beneplacito di Merkel, tra l’altro già informata del piano.
Intanto il titolo ha aperto in rialzo allo Xetra, scambia a 12,21 euro (+1,45% alle ore 10:00), ben lontano da quei nove euro registrati nei giorni scorsi che hanno stabilito il nuovo minimo storico della banca tedesca.
Nel frattempo l’agenzia Bloomberg, riprendendo la notizia di Handelsblatt, aggiunge che investment bank americane stanno tenendo colloqui informali con rappresentanti di Deutsche Bank per sondare due opzioni, la sottoscrizione di un pacchetto di azioni di circa 5 miliardi di euro (questo lo scrivono anche i tedeschi) e l’eventuale cessione di asset.
Cinque miliardi rappresenta la quantità massima di azioni che la banca può collocare senza richiedere l’approvazione degli azionisti. Se fosse necessaria una cifra maggiore, i manager dovrebbero rivolgersi ai soci. Bloomberg ha stimato, in base a casi precedenti, che la multa sui mutui–subprime potrebbe aggirarsi fra 4 e 8 miliardi di dollari.
Questa mattina il sito del Financial Times ha scritto che il colosso bancario tedesco è al lavoro per quotare la sua gallina dalle uova d’oro, l’asset management. Al momento i vertici di Francoforte non hanno ancora deciso quale percentuale trasformare in flottante. L’operazione, secondo diverse fonti contattate dal quotidiano britannico, dovrebbe aver luogo nella prima metà del 2017.
L’asset management, ricorda il FT, ha 719 miliardi di euro di asset in gestione e, secondo gli analisti, vale attorno a 8 miliardi di euro. John Cryan, amministratore delegato, dovrebbe incontrare i rappresentanti del ministero di Giustizia oggi, secondo fonti del quotidiano inglese. La stessa fonte ha poi aggiunto che è improbabile che la banca trovi oggi un accordo definitivo con i giudici americani.