Di Maio a Bari, Di Battista a Catania: M5S riparte dal Sud
18 Settembre 2016
Per i giornaloni nostrani M5S resta un movimento in fibrillazione sul caso Roma, ma in realtà i pentastellati vanno avanti con i loro tour elettorali e da Di Battista a Catania a Di Maio che parla a Bari l’impressione è che stiano concentrando il fuoco sul Mezzogiorno, un’area del Paese rimasta totalmente fuori dai radar renziani.
E’ vero che vertici e dirigenza del movimento continuano a interrogarsi sul futuro della Raggi e sulla svolta annunciata da Grillo rispetto al presunto superamento del direttorio. “E’ sempre un momento di fibrillazione, non è un momento di divisione,” dice da Bari il vicepresidente della Camera e membro del direttorio 5 Stelle, Luigi di Maio. “Questa esperienza ci rafforzerà ancora di più”. “Noi stiamo facendo una grande esperienza in questo momento nelle grandi città (Roma, ndr), che ci servirà, sarà oro per governare il Paese quando gli italiani vorranno mandarci al governo di questo Paese”.
“Per me non esiste un caso Raggi”, spiega Di Maio. “Per me se veramente dovesse esistere un caso Raggi, dovrebbe esistere prima un caso Crocetta, un governatore del Pd che ha cambiato 50 assessori in 4 anni e nessuno ne ha mai parlato”. Per Di Maio, Roma è la città più complicata d’Italia da governare. “Quindi noi ci siamo presi questa responsabilità e la vogliamo portare fino in fondo. Governare Roma significa cambiarla. Ma per il cambiamento bisogna crederci, tenere la barra dritta e non lasciarsi intimidire ne’ dalle difficolta’, ne’ dalle aggressioni politiche dei partiti che l’hanno massacrata”.
Da Di Maio porta sbarrata alle Olimpiadi: “Io penso che in questo momento il Sud, il Centro e il Nord abbiano ben altre priorità che fare le olimpiadi e creare poi le solite dinamiche intorno alle grandi opere che abbiamo già visto nella Val DI Susa, nel Mose, nell’Expo e cosi’ via”. Poi l’attacco al Pd e alla destra che a suo avviso avrebbero favorito i Riva per Ilva in cambio di voti. “Questi – ha continuato di Maio – si prendono soldi in campagna elettorale e poi li salvano con delle leggi ad hoc. Non c’entrano niente i cittadini di Taranto nelle loro leggi, non c’entrano niente gli operai. Qui non si è mai tutelato ne’ la persona, ne’ la salute pubblica. Noi vogliamo riportare al centro della politica la persona. Ce lo consentiranno? Non lo so. Questo dipende anche molto dal consenso che il Paese vorrà darci”.
Intanto, da Catania, Alessandro Di Battista arringava in piazza il popolo M5s, pubblicando post al vetriolo su FB: “Noi crediamo che la Sicilia potrà diventare la prima regione amministrata dai Cinque Stelle. Questa è la grande speranza. Siamo cresciuti tanto, abbiamo vinto in tantissimi comuni con percentuali molto importanti. Il movimento sta crescendo”. “Guardateci, siamo cittadini. Non siamo perfetti ma ce la stiamo mettendo tutta. Abbiamo tutti i partiti contro. Dopo anni Di fidanzamento nascosto i partiti si sono sposati alla luce del sole pur di disinnescarci. Destra e sinistra a braccetto pur di salvaguardare potere, poltrone e privilegi”.
“Renzi ha fatto una figura che fece qualche anno fa Berlusconi con Sarkozy e Merkel che ridevano” ha detto Di Battista parlando del vertice di Bratislava. “Ieri invece Hollande e Merkel lo hanno escluso del tutto dai tavoli che contano”. “Lui fa il galletto, fa finta di diventare un po’ il patriota antieuropeista – ha aggiunto – ma la realtà è invece che viene totalmente escluso perché non ha alcun peso specifico dal punto di vista politico”.