"Un
cattolico non può essere di sinistra e non può stare a sinistra". Questa l'ammonimento di Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta
etico-religiosa di An, in seguito alla nota della Cei sulle coppie di fatto.
"La divergenza profonda, radicale,
- prosegue l'esponente di An - tra i cattolici democratici o adulti e la Chiesa, manifestatasi
prima in occasione dei referendum contro la legge 40 e ora sulle
iniziative legislative in materia di coppie di fatto, nonché il
trattamento riservato ai teodem, fanno emergere, finalmente, in tutta
la sua solarità, un dato che dovrebbe essere perfino scontato: un
cattolico non può essere di sinistra e non può stare a sinistra". Secondo il dirigente di An, "la Nota impegnativa e vincolante della
Cei è un vero e proprio spartiacque: o da una parte o dall'altra. O
con la Chiesa o contro; o con la retta ragione o contro; o con la
retta coscienza o contro; o con il diritto naturale o contro; o con la
Costituzione o contro; o con la famiglia o con i Dico. Il
tempo della scelta di campo - evidenzia Pedrizzi - è
arrivato, quello dei sofismi da sepolcri imbiancati è finito. Noi
stiamo con la Chiesa, con la retta ragione, con la retta coscienza,
con il diritto naturale, con la Costituzione e con la famiglia. Il refrain dei cattolici che fanno politica
a sinistra è: noi siamo politici, dobbiamo obbedire alla
Costituzione, non alla Chiesa. Ma la Costituzione (articoli 2, 3, 29,
30 e 31), cioè il diritto positivo, conformandosi al diritto
naturale, dice le stesse cose che dice la Chiesa: la famiglia è una, società naturale fondata sul matrimonio, ed è la prima formazione
sociale, il primo corpo sociale intermedio, i cui diritti sono riconosciuti, e non, attribuiti o assegnati. Questo vuol dire che
la famiglia è un'istituzione di diritto naturale, che preesiste alla
cultura, allo Stato e alle leggi, come i suoi diritti, che sono solo
suoi, e quindi non possono essere estesi a ciò che
famiglia non è, pena la violazione del principio di uguaglianza e di
non discriminazione. Infatti, - spiega Pedrizzi - i cattolici che
fanno politica a destra dicono: noi siamo cattolici, obbediamo alla
Chiesa e, quindi, alla Costituzione".