Dico. Scola: Chiesa realista e concreta
13 Marzo 2007
di redazione
“Da parte della Chiesa c’è realismo e concretezza”, così il patriarca di Venezia respingendo le affermazioni di gruppi omosessuali che intendono “accampare il diritto a essere trattati in modo simile a matrimonio e famiglia.
Non c’è nessuna chiusura verso le persone omosessuali. Io cerco un rapporto con chiunque per annunciare a chiunque il Vangelo. Il problema è che non esiste la categoria degli omosessuali, ma esistono persone”. L’atto coniugale – sottolinea Scola – è l’atto massimo di conoscenza. Ed è chiaro che l’unione sessuale diventa espressione corporea dell’amore tra uomo e donna e li spalanca alla generazione dei figli. In proposito – ha concluso il cardinale – la Chiesa non fa che affermare ciò che la filosofia contemporanea dice. La differenza sessuale è immanente all’io, cioè è costitutiva dell’io. Non è solo un dato corporeo ma riguarda la possibilità di apertura all’altro”.