Diego, finché c’è Silvio c’è speranza e dopo (spero) Alfano
01 Aprile 2009
Caro Diego,
non sono commosso. Sono soddisfatto! Soddisfatto delle parole di Silvio, soddisfatto di quello che sta nascendo. Ma fino a quando lo sarò? Come non essere soddisfatto adesso che a guidare questo partito c’è Silvio? Impossibile. Ma dopo? E qui stanno (stavano, e ti dirò perché!) tutte le mie preoccupazioni. Grazie a Silvio oggi la politica va semplificandosi (grazie Silvio). Va però semplificandosi solo per chi la segue, non per chi la fa. Col sistema che Silvio sta imponendo, la politica è sempre più obbligata a dare risposte al popolo. A breve non sarà più possibile (speriamo!) avere partitini da 5, 6 o 7%. Finché c’è Silvio a rispondere al popolo tutto va bene. Ma dopo? Un partito unico richiede una leadership del calibro di Silvio. C’è movimento dentro il Pdl è vero, ma una personalità di spicco che possa sostituire Silvio c’è?
Gianfranco Fini ha qualche scheletro di troppo nell’armadio; non so se lo voterei. Giulio Tremonti? Lo voterei ma sta bene all’economia, in più ormai ha tanti nemici sia fuori dal PDL sia dentro, con tutti i “no!” che ha dovuto dire con questi tagli(per fortuna che l’ha fatto). Paolo Belardinelli, cioè io? Ancora è presto.
Questa era la preoccupazione che avevo mentre, attento, seguivo il discorso di Berlusconi di venerdì al congresso.
E fu sera e fu mattina, secondo giorno: sabato.
Ed ecco a noi Angelino Alfano: niente scheletri nell’armadio, giovane, fuori da certe logiche del passato che spaccano l’Italia (come ha dimostrato anche ieri a Porta a Porta), cattolico, liberale, palle solide come la roccia (penso alla sua lotta aperta e aspra contro la mafia, lui che è siciliano) e nemici non tanti (ha avuto poco tempo per farseli). Per essere l’identikit del leader ideale manca solo la capacità politica. Ora Angelino nel suo ruolo ha l’opportunità di dimostrarla. E’ a capo del ministero più rognoso che ci sia nel nostro paese. Se porterà a termine la riforma della giustizia su cui zitto zitto (da gran politico!) sta lavorando, avrà dimostrato che è in grado di fare il leader del PDL.
Angelino, siamo nelle tue mani. Anche Silvio è nelle tue mani, che così finalmente potrà andare in pensione e riposare (più tardi possibile, in modo che vengano fuori altri personaggi di spicco)!