Difendiamo l’Occidente!

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Difendiamo l’Occidente!

Difendiamo l’Occidente!

14 Giugno 2020

Da tempo affrontiamo in maniera sempre crescente la decadenza della nostra società. L’occidente ha ormai imboccato una parabola discendente che pian piano come una cancrena ne  divora i tessuti e ne risucchia la linfa vitale. La pandemia che attraversa l’Occidente ha di molto anticipato il Coronavirus ed è di natura culturale e identitaria.  È una crisi, spirituale, sociale e politica, una sindrome di sbandamento che come una nebbia fitta incupisce tutto intorno la nostra realtà. Una fiamma che pian piano diminuisce la sua intensità e si spinge verso un lento inseparabile spegnimento.
Non sarà una morte naturale – se dovesse avvenire – sarà una morte per induzione. Un istigazione al suicidio di cui saranno responsabili i fautori della nova società non sense che si fa quotidianamente largo e rinnega ogni legame con il passato.  Questo nuovo imbarbarimento, violento come stiamo osservando in questi gironi in cui centinaia di delinquenti armati di piccone si scagliano contro i monumenti che rappresentano la nostra memoria, il cuore pulsante di ciò che siamo stati nel bene e nel male. Non si può rimuovere il passato, ne far finta che non sia avvenuto, non ci si può proclamare “obiettori di coscienza “ della storia.
Quei picconi sono un sintomo di un male profondo, di un virus letale , che è la fine di una civiltà, la nostra.  Che nel bene e nel male ha rappresentato il faro dell’intera umanità. La furia cieca e distruttrice si è scagliata senza appello e senza distinzione su uomini rei di aver vissuto secondo i dettami del loro tempo. Le statue sono l’ultimo sintomo, e già da tempo ad essere stata attaccata e falsata è stata la letteratura. Le opere su cui si è fatto spesso argomento per intervenire e censurare parole ritenute poco consone ai nostri tempi e contrari al dettame del politicamente corretto. Pilastri della letteratura che hanno scritto e raccontato il loro tempo con il linguaggio del tempo che raccontarono. Non possiamo processare la storia, la letteratura e la filosofia. Possiamo solo cogliere la distanza cronologica senza perderne l’eterna immortale bellezza.
L’essenza dell’Occidentale sta nei pilastri di ogni cattedrale, negli scriptorium di ogni convento, nelle colonne dei templi greci e romani, nei teatri e nelle pagine immortali che dai versi di Omero fino si giorni nostri costellano la nostra letteratura. La nostra essenza è nella fusione tra il mondo classico e il Cristianesimo. Dobbiamo rammentarci l’attualità di quel “ Sancte Socrates ora pro nobis “ che Erasmo da Rotterdam ci ha donato ad imperitura memoria. Che la ragione illumini la nostra vita e che la bellezza dell’Occidente continui a spendere. Nessuno dovrà dimenticare le pagine nere, o far finta che il male non sia esistito, il male c’è, oggi come ieri, e la storia è fatta di sangue, qualunque sia lo spirito che anima gli uomini del tempo. Possiamo distruggere tutto, ma sarebbe come distruggere noi stessi, ciò che siamo, ciò che eravamo e ciò che continueremo ad essere. Teniamo viva la memoria e continuiamo ad alimentare la fiamma dell’Occidente perché con tutti i difetti ha rappresentato la linfa vitale delle nostre vite.