Diffamazione, Giovanardi: “Norma pro-casta? L’hanno votata Pd e i 5 Stelle”
26 Maggio 2016
di redazione
Il giornalista che diffama a mezzo stampa un politico o un magistrato rischia il carcere fino a 9 anni. Lo prevede l’articolo 339 che, se venisse approvato il disegno di legge contro le intimidazioni agli amministratori locali, sarebbe inserito nel codice penale.
“La norma ‘pro casta’, votata con entusiasmo in commissione Giustizia del Senato da Pd e M5S, non è affatto stata approvata all’unanimità”, attacca Carlo Giovanardi (Idea). “Anzi, io ho contrastato in commissione questa follia di aggravare le pene per chi diffama i parlamentari, mentre i parlamentari stessi godono della prerogativa costituzionale della insindacabilità per le loro opinioni”.
“Di più – aggiunge Giovanardi – i miei emendamenti per tutelare maggiormente solo gli amministratori locali e non anche parlamentari e magistrati, che si tutelano da soli con l’esercizio della giurisdizione, sono stati tutti bocciati in commissione dalla solita maggioranza PD e M5S”.
“Leggo con piacere che il PD sta facendo marcia indietro, ma il dietrofront i cittadini se lo aspettano anche dai grillini, fustigatori dei privilegi della casta, nel momento della discussione del provvedimento già iscritto all’ordine del giorno dell’Aula del Senato”.