Dio è tornato nell’Europa cristiana anche grazie al risveglio dell’Islam
16 Novembre 2010
Milioni di immigrati musulmani hanno fatto irruzione nello spazio pubblico europeo con la loro fede che non sempre si integra e a volte confligge con la nostra. Forse è la prima volta nella Storia che un numero così grande di persone dello stesso credo si muove verso una parte del mondo che per lungo tempo è stata associata ad un altra religione. Ma se le chiese si svuotano e le moschee si riempiono non è colpa dell’islam. La "scristianizzazione" dell’Europa Occidentale è un fenomeno di lungo periodo che appartiene intimamente alla nostra cultura, e solo di recente la questione islamica ha inasprito questa situazione, con dei risultati che appaiono sorprendenti.
L’Illuminismo ha separato la religione dalla modernità facendo credere che la prima è solo un retaggio del passato. Secondo Marx la religione era l’oppio dei popoli, Freud la imprigionò nella psiche, i totalitarismi novecenteschi l’hanno schiacciata con i loro riti pagani. L’apice di questo processo è stato raggiunto negli anni settanta, quando sulla scorta dell’esistenzialismo francese la scomparsa di Dio venne certificata da una copertina della rivista Time. La religione era relegata nella sfera privata dell’individuo e nella Costituzione europea non c’è stato spazio per le "radici cristiane".
Negli ultimi decenni però le cose sono cambiate: il carisma di Giovanni Paolo II spinse la cattolicissima Polonia a sollevarsi contro il comunismo; il fascino intellettuale del suo successore, il papa teologo Benedetto XVI, ha riacceso la curiosità di credenti e non credenti. Negli Stati Uniti la "Moral Majority" è stato il propellente alla Rivoluzione conservatrice che da Reagan porta al "reborned" Bush. L’America Latina ribolle di sincretiche forma di spiritualità, in Russia il cristianesimo ortodosso risorge, in Cina c’è terreno fertile per chi ha spirito missionario: i tempi di Mao sono finiti.
"God is back", per dirla con John Micklethwait e Adrian Wooldridge, la religione è tornata al cento della scena pubblica. Lo dimostra proprio il risveglio del mondo islamico. Il 1979 è l’anno della rivoluzione iraniana, il Novecento un secolo musulmano, da duecento milioni a un miliardo e mezzo di persone. L’islam ha stravolto il Vecchio Continente nel bene e nel male: Theo Van Gogh, la sharia in Gran Bretagna, le vignette danesi, la "doppia fedeltà" degli immigrati verso le leggi del Paese ospitante e quelle del Corano… ma paradossalmente negli ultimi dieci anni la diffusione della religione islamica in Europa Occidentale ha provocato la reazione delle organizzazioni del mondo cristiano, per cui si potrebbe dire che sarà proprio la crescita e la sempre maggiore visibilità dei movimenti musulmani a ridare spazio al cristianesimo.