Dio salvi la Regina, ma anche gli ostaggi dai suoi blitz!
12 Marzo 2012
E va bene: l’Italia non ha tradizioni guerresche da vantare e mandiamo in giro per il mondo i nostri soldati come fossero pompieri, come dice Caracciolo; non investiamo abbastanza in armamenti, come dicono i militari; l’Inghilterra ritiene l’Italia un paese scarsamente affidabile, come dice Puri Purini; non avevamo una portaerei di Sua Maesta ad incrociare a largo del Golfo di Guinea e nemmeno le unità d’eccellenza dello Special Boat Service della Royal Navy con le più avanzate tecnologie da guerriglia urbana, roba che noi ci sogniamo, come scrive il Daily Telegraph; siamo più propensi a pagare riscatti che a fare biltz, come dice David Blair; forse avevamo dato un mezzo via libera ai servizi segreti inglesi, come sostiene il ministro della Difesa, Philipp Hammond; Londra non ha mai rinconsciuto all’Italia un rango da alleato paritario, come scrive Venturini; i nostri servizi segreti in Africa hanno delle falle per mancanza di personale, come dicono i servizi…
Tutto vero, tutto sacrosanto, tutto spiegabile. Ma una piccola cosa trascurabile mi pare si ricordi poco negli editoriali e nei commenti un po’ autolesionisti di questi giorni: il blitz inglese è fallito. Fallito! Chiaro? Con buona pace della Royal Navy e dello Special Boat Service. E Christopher McManus e Franco Lamolinara sono morti in quel fallimento.