Direzione Pd, Renzi propone modifiche italicum due settimane dopo referendum. Cuperlo:”Prima o mi dimetto”

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Direzione Pd, Renzi propone modifiche italicum due settimane dopo referendum. Cuperlo:”Prima o mi dimetto”

10 Ottobre 2016

Ennesima direzione Pd. E ancora scontri. E polemiche. E scaramucce. Apre Matteo Renzi e lo fa subito in polemica: “Questa è la direzione numero 31 dal gennaio 2014: è stata riunita in tutti i passaggi chiave. Abbiamo scelto la democrazia interna e non i caminetti dei big o presunti tale. Lo avevamo promesso nelle primarie e l’impegno congressuale vale più dei mal di pancia dei leader quindi parliamo qui”.

E non contento il segretario ha lanciato anche una frecciatina a chi ha rilasciato interviste invece di affrontare le questioni in assemblea: “L’impegno con gli iscritti è più importante dei mal di pancia di presunti leader. Noi abbiamo scelto la democrazia interna e non i caminetti del Pd, o presunti tali”. Per poi passare al vittimismo: “Da quando sono stato segretario non c’è mai stato un momento senza polemica interna, uno scontro permanete“.

 Il passaggio successivo è stato dirsi pronto a cambiare l’italicum. Ha proposto, infatti, una commissione del Pd con la minoranza interna dentro che affronti al questione anche con gli altri partiti. Ma il tutto sarebbe da rinviarsi al dopo il referendum

La cosa è stata vista dalla minoranza dem come una provocazione bella e buona. Il primo ad andare su tutte le furie, infatti, è stato Cuperlo: “È necessario che il Pd metta sul tavolo una compiuta proposta di riforma elettorale fin da subito. Se un accordo vero sulla legge elettorale non ci dovesse essere, il 4 dicembre non posso votare la riforma che ho votato 3 volte in Parlamento, ma Matteo ti dico ‘stai sereno’ perché se sarà così, un minuto dopo, comunicherò le dimissioni alla presidente della Camera”. 

E neanche Speranza ci va giù leggero: “Avremmo avuto l’Italicum senza la fiducia e il Pd che fa da motore? Chi ha fatto quel passaggio, molto sbagliato, deve avere il coraggio e la forza di porre rimedio. Io fino all’ultimo istante non mi voglio sottrarre a nessun tentativo: si vuole fare un comitato? Bene. Ma serve un’iniziativa Pd e una spinta del governo. La proposta che hai fatto oggi non è sufficiente perché sconta ancora questa debolezza”.