Dirigente Pd, Isinbayeva da stuprare. Si dimette dopo post su FB
17 Agosto 2013
di redazione
Un consigliere comunale sardo del Pd, Gianluigi Piras, ha parlato di stupro ai danni della campionessa Yelena Isinbayeva su Facebook. La Isinbayeva aveva detto dei gay "Noi russi siamo normali, i ragazzi con le donne e le ragazze con gli uomini. Rispettate le nostre leggi". Per poi rettificare, "non sono contro i gay, sono stata fraintesa, l’inglese non è la mia prima lingua". Nel frattempo arriva il post di Piras: "Isinbayeva per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari domani ci ripenso. Magari mi fraintendono". Anche Piras ha precisato che si trattava di un paradosso. Si è anche dimesso da tutte le cariche, mentre i giovani del Pdl chiedevano che sul fatto venisse aperta una inchiesta. Il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, ha detto "Piras ha compreso bene il danno fatto a sé e al Pd. Frasi come quelle non gli appartengono ma non è giustificabile neanche per paradosso invocare la violenza verso un altro e ancora di più lo stupro. Per nessuna ragione, neanche la più giusta". Fatto sta che su Facebook si continua a usare un lessico da angiporto, offensivo e a volte stupidamente pericoloso, senza che ci sia nessuno strumento giuridico in grado di fare un po’ di prevenzione. Del resto se solo uno ne parla viene accusato d’essere un censore.