Disastro Ethiopian: trovata scatola nera al largo del Libano
08 Febbraio 2010
di redazione
Dopo due settimane dalla catastrofe aerea avvenuta a largo delle coste libanesi costata la vita a 90 persone, è stata ritrovata la prima delle due scatole nere del Boeing 737-800 dell’Ethiopian Airlines, caduto in mare per ragioni ancora sconosciute.
In un comunicato dell’esercito libanese citato stamani dai media locali, si afferma una delle scatole nere è stata rinvenuta ieri a circa 45 metri di profondità nelle acque di fronte a Naame, località una decina di km a sud di Beirut. Sono stati inoltre recuperati altri otto corpi dei passeggeri, facendo salire a 23 il numero totale delle salme fino ad ora rinvenute. Il 25 gennaio scorso, l’aereo delle linee aeree etiopi diretto ad Addis Abeba e appena decollato dallo scalo di Beirut, era precipitato in mare. A bordo c’erano decine di libanesi, etiopi e di altre nazionalità tra cui la moglie dell’ambasciatore francese in Libano.
Il ministro dei trasporti Ghazi Aridi ha ieri precisato che la scatola nera recuperata contiene le registrazioni dei dati di volo, mentre si attende ancora di portare sulla terra ferma l’altra scatola, contenente le registrazioni audio all’interno della cabina di pilotaggio. Esperti francesi partecipano all’inchiesta sul disastro e secondo quanto riferito stamani dall’agenzia ufficiale libanese Nna, il contenuto della scatola nera recuperata è stato stamani inviato a Parigi per esami.