Dispositivo sincronizzato
18 Aprile 2007
di redazione
L’Unità
ci spiega che con i prossimi congressi
dei Ds e dei Dl inizia il viaggio verso il Pd. Benissimo,
quando si viaggia è giusto che le targhe siano visibili. Poi, passando dalle
sigle alla sostanza, il coordinatore
della Segreteria, Maurizio Migliavacca illustra l’obiettivo dell’assise Ds:
“dovrà uscire un dispositivo sincronizzato sul quale stiamo ancora lavorando ma
che è chiaro su due punti: con i congressi si apre la fase della costituente,
che ha come tappa fondamentale l’elezione dell’assemblea costituente entro il
2007. A sua volta l’assemblea definirà Statuto e Manifesto”.
Se questo è il
programma si capisce perché l’organizzazione abbia chiamato il bravo Luca Sofri
a curare la colonna sonora: Bruce Springsteen, Ligabue, Gianna Nannini, Dire
Straits, Counting Crows e Mina, terranno compagnia ai delegati mentre si mette
a punto il “dispositivo sincronizzato”.
Sempre
l’Unità svela il grande interrogativo del congresso. Lo fa con l’aiuto di Bruno
Miserendino che scrive: “Piero Fassino inizierà la sua relazione col classico “care
compagne, cari compagni” o dirà anche:
amiche e amici? Può essere – suggerisce Miserendino – i collaboratori del
segretario non lo escludono”. Si può forse escludere che dica anche fratelli e
sorelle?
I
sondaggi della vigilia non preoccupano i fondatori del Pd. Certo il 23 per
cento previsto da Mannheimer sul Corriere non è molto se si considera che
insieme Ds e Dl alle scorse elezioni hanno fatto il 31,1. Rutelli sul Messaggero si dice tuttavia
tranquillo e spiega così il magro risultato: “lo stesso Mannheimer ha ammesso
che meno della metà degli intervistati sapeva cosa fosse il Pd”. Difficile
biasimarli visto che anche Rutelli poco dopo ammette: “sappiamo quello che lasciamo
ma non quello che andiamo a creare”.
Massimo
Cacciari, che capisce sempre tutto subito, viene in soccorso ai compagni di
strada più incerti e suggerisce: “Come leader del Pd sceglierei Marx”, ma non
spiega quale dei due fratelli.