“Distruggete Trump”, adesso i media Usa sentono odore di sangue repubblicano

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“Distruggete Trump”, adesso i media Usa sentono odore di sangue repubblicano

11 Ottobre 2016

I media americani sentono odore di sangue repubblicano. Dopo che l’ex governatore della California, Arnold Schwarzenegger, e lo speaker repubblicano al Congresso, Paul Ryan, hanno boicottato il voto per Donald Trump alle presidenziali, la stampa e le tv americane non solo prevedono la sconfitta di Trump ma ipotizzano anche che il GOP, il “Grand Old Party” perderà la maggioranza al Congresso.  

“Schwarzy” ha fatto sapere che non voterà Trump per le frasi sessiste contenute nell’intervista di dieci anni fa e diffuse dal Washington Post. Ryan ha spiegato che non sosterrà più la campagna elettorale del candidato repubblicano e che i suoi colleghi di partito sono liberi di comportarsi come credono, fa sapere il New York Times. Fin dall’inizio della campagna per le primarie repubblicane, l’establishment del partito si era schierato contro Trump, perdendo uno alla volta tutti i suoi pezzi, da Ted Cruz a Marco Rubio, mentre i maggiorenti del partito, i clan Bush e Romney, l’ex candidato McCain, tuonavano contro il “populismo” del Don.

Se dopo le presidenziali il partito repubblicano dovesse perdere la maggioranza alla Camera e in Senato, lasciando via libera a Hillary Clinton e ai democratici, finirebbero gli anni in cui il GOP riusciva puntualmente a bloccare i lavori del Congresso per ostacolare la presidenza di Barack Obama. “Ormai siamo ognuno per sé, e il candidato alla presidenza ha un effetto distruttivo per i repubblicani normali”, ha detto l’ex senatore Judd Gregg, commentando un sondaggio che dà la Clinton 11 punti sopra Trump.

Trump nel weekend aveva già detto che ci sono “zero possibilità” che lui abbandoni la corsa alla Casa Bianca e ieri se l’è presa su Twitter con Ryan che “dovrebbe passare più tempo a occuparsi di bilancio, occupazione e immigrazione illegale, invece di fare la guerra al candidato repubblicano”. “Se vorranno pubblicare altri video con cose inappropriate, continueremo a parlare di parlare delle cose inappropriate che fanno Bill e Hillary Clinton” ha detto poi in un discorso ai suoi supporter. E alcuni suoi sostenitori in Virginia hanno manifestato davanti alla sede del partito repubblicano per chiedere più sostegno.

Impressiona in ogni caso come i media americani stiano raccontando la campagna elettorale: Trump viene massacrato, mentre la stampa dedica poco spazio agli scandali che stanno coinvolgendo Hillary Clinton; oggi Wikileaks ha rilasciato circa altre mille email, con nuovi compromettenti scambi di messaggi tra Hillary e il potente democratico di fede obamiana, Podesta. 

Ieri, nel corso di una trasmissione televisiva, il popolare giornalista e commentatore televisivo Bill O’Reilly ha detto che ci sono “almeno tre grandi compagnie di media che hanno ordinato ai propri dipendenti di distruggere Trump”. O’Reilly si è detto convinto “al cento per cento” che c’è un complotto dei media  contro il candidato repubblicano alla Casa Bianca. Insomma, in un contesto in cui la stampa ormai voga contro Trump, assetata di sangue repubblicano, e con la tafazziana collaborazione dei vertici del GOP, solo una prova di forza democratica, un voto davvero libero del popolo americano salverà gli Stati Uniti dalla clintonite. 

“E’ bello che mi siano state tolte le manette. Ora posso combattere per l’America nel modo che voglio io”, ha scritto Donald Trump su Twitter.