Divagazioni ferragostane

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Divagazioni ferragostane

15 Agosto 2007

Anche su l’Occidentale non poteva mancare una divagazione ferragostana. In questi casi è facile trovare spunti che permettano di immergere le mani nelle banalità e nel nonsense. Basta curiosare nelle rubriche di settimanali e supplementi, dove le grandi firme, quasi non viste, danno di solito il loro meglio. E’ lì che gli Ottone, i Biagi, i Bocca, ci deliziano dalle loro super pagate columns, e state certi che la pesca è sempre fortunata.

Mai come questa volta però, quando abbiamo letto il pensierino di Giorgio Bocca sulle vacanze degli italiani pubblicato sul venerdì di Repubblica. Un condensato di ammuffito snobbismo e di siderale distacco dalle cose che quasi non credevamo si nostri occhi. Bocca è dunque sorpreso che gli italiani vadano in vacanza. Lui la chiama “la grande transumanza” per essere più gentile. Paragona i turisti ai pellegrini della Mecca, che, secondo lui, ogni anno vanno felici a farsi schiacciare dalla folla. Così poi non si spiega la mancata rassegnazione di chi è sopravvissuto agli incendi estivi di Peschici o del Pollino e incredibilmente scrive: “Nessuno degli scampati agli incendi che ringraziava il buon Dio della grazia ricevuta. Che si preparasse ad andare con un ex voto al santuario più vicino. Tutti con la superbia (!) e la convinzione di essere cittadini di serie A (!!), offesi a morte dalle fiamme che avevano arrostito la loro auto (!!!). I superstiti a migliaia tra gli alberi anneriti dalla pineta incendiata, a contemplare le loro auto bruciate. Solo pochi distratti pensieri ai pescatori che li hanno salvati con le loro barche. Uno spettacolo affliggente”. Per inciso: è tutto falso, bastava aver visto in TG di quei giorni.

Ma a Bocca è particolarmente colpito dal fenomeno che lo riguarda più da vicino: le vacanze della sua cameriera. Non si spiega come la povera donna e il bravo “commesso di negozio” che si è scelto per sposo, se ne vadano ogni anno in ferie da Milano a Gallipoli. Dice Bocca: questo è il loro martirio. Ma si sbaglia: per una che fa la cameriera a Giorgio Bocca cosa volete che sia Milano-Gallipoli a ferragosto?