
Dl Aiuti Ter, più sostegni all’export che fa crescere l’Italia

04 Novembre 2022
Grazie a un emendamento della maggioranza al Dl Aiuti Ter, sono in arrivo 880 milioni per le imprese che esportano. Nel secondo trimestre del 2022, l’export italiano è cresciuto del 22,8% e del 24% rispetto al 2019. Le imprese esportatrici italiani non solo hanno trainato per anni la crescita del Paese, sono addirittura state in grado di trasformare la crisi in opportunità.
L’emendamento al DL Aiuti Ter
Il governo ha garantito così la copertura finanziaria per 1361 domande di finanziamento agevolato e rimaste, fino a quel momento, inevase. Va ricordato che tale finanziamento è connesso con al cofinanziamento a fondo perduto presentato dalle imprese a Simest. La controllata di CDP, già a inizio maggio, aveva comunicato che le risorse destinate al Fondo 394, che ammontavano a 1,2 miliardi di euro, erano state esaurite.
Esaurite le risorse del Pnrr, non hanno proceduto ad aumentare nuovi fondi. La disponibilità del Fondo 394, controllato proprio da Simest, era di 2,4 miliardi, a cui bisogna sommare 760 milioni de fondo di promozione integrata. In virtù della modifica, le imprese esportatrici potranno usufruire di 700 milioni provenienti dal Fondo 394 e 180 milioni dalla promozione integrata.
Pnrr: export e fiere
Nello specifico, il Pnrr per le pmi parlava di favorire la transizione digitale ed ecologica, ma anche di sviluppare canali e-commerce. L’obiettivo era quindi favorire imprese moderne e innovative, che partecipino a mostre e fiere internazionali. Secondo le analisi di Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere italiane) “il 50% delle esportazioni delle Pmi nasce da contratti e contatti originati dalla partecipazione fieristica”. Valorizzare il Made in Italy all’estero non è solo uno slogan, è il miglior che il nostro Paese conosce per crescere. Non dobbiamo mai dimenticarlo.