Dl anticrisi: fiducia sul maxi-emendamento, ma Fini è pronto a intervenire

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Dl anticrisi: fiducia sul maxi-emendamento, ma Fini è pronto a intervenire

23 Luglio 2009

Il governo porrà la fiducia sul maxi-emendamento al decreto legge anti-crisi sul quale sta mettendo a punto gli ultimi dettagli. La novità rispetto al testo originario uscito dall’esame delle commissioni parlamentari riguarda la stretta sulle banche, introdotta proprio durante i lavori delle commissioni.

Su questo punto specifico il governo sarebbe infatti orientato a tornare al testo originario del decreto legge, ma la questione è ancora sospesa. A giocare un ruolo determinante sarà il presidente della Camera Fini che nei giorni scorsi aveva sottolineato che in caso di ricorso a un maxi-emendamento, avrebbe sottoposto il testo a un “esame rigoroso” evidenziando anche la necessità di tenere conto del lavoro svolto dai parlamentari in questa settimana.

Nel caso Fini bocciasse alcune delle richieste dell’esecutivo, è probabile che le modifiche possano essere introdotte al Senato e in quel caso si prospetterebbe una terza lettura del provvedimento anticrisi nell’Aula della Camera.

La discussione generale sul decreto ripresa stamani a Montecitorio è stata chiusa in anticipo su proposta della maggioranza e questo per ridurre i tempi degli interventi visto che erano circa una trentina i deputati di tutti i gruppi di opposizione iscritti a parlare (ad ognuno sarebbero stati concessi trenta minuti di tempo, ma in base a quanto prevede il regolamento, sono stati assegnati trenta minuti a ciascun gruppo intenzionato a intervenire).

L’assemblea ha quindi esaminato l’articolato del provvedimento, in attesa del maxi-emendamento dell’esecutivo sul quale sarà posta la fiducia. In questo caso il voto ci sarà domani pomeriggio. Al dl anticrisi sono stati presentati in tutto 590 emendamenti, di cui circa 524 dall’opposizione.