Dl droga passa alla Camera ma in Senato non sarà così scontato
30 Aprile 2014
di redazione
L’aula della Camera ha approvato con 280 voti favorevoli il Decreto su droga e farmaci "offlabel", con 146 no e due astenuti. Ora il decreto passa in discussione in Senato. Il decreto tende ad armonizzare la disciplina vigente dopo la sentenza della Consulta che ha superato la impostazione della Legge Fini-Giovanardi, ripristinando la differenza tra droghe "leggere" e "pesanti", attraverso un aggiornamento delle tabelle sulle sostanza stupefacenti e altri provvedimenti legati alle sanzioni e alle pene per il piccolo spaccio. A favore del provvedimento hanno votato Fi, Psi, Centro Democratico, Per l’Italia, Scelta Civica, Ncd e Pd. Contrari Fratelli d’Italia, Lega, Sel ed M5S. Il Nuovo Centrodestra annuncia però battaglia in Senato sull’emendamento che assimila la cannabis "sintetica" (ad alta alta concentrazione di Thc) alle droghe più pericolose. "In Senato – ha detto l’on. di Ncd Alessadro Pagano – saremo strenui combattenti per aggiustare un passo della norma che è devastante e che porterà nell’arco di dieci anni a una catastrofe antropologica che li distruggerà cerebralmente: le canne di nuova generazione modificate geneticamente vanno equiparate alle sostanze più dannose. La cannabis di origine vegetale va equiparata a quella di origine chimica. La norma ora dice che se assumi una pillola in discoteca commetti un reato invece lo spinello è tollerato. Ciò è gravissimo, inaccettabile perché è un inno all’autodistruzione. Nessuna droga è leggera".