Dl emergenze, Governo incassa fiducia. Non quella di Camusso
21 Giugno 2013
di redazione
383 sì, 154 no. Nonostante il filibustering di M5S, il Governo Letta incassa la sua prima fiducia sul Decreto Emergenze ambientali, eredità dell’esecutivo guidato da Monti. Si va dalle azioni per le aree terremotate in Emilia e Abruzzo al rilancio del porto di Piombino, all’Expo 2015, alla questione rifiuti. Tanti dossier su vicende strategiche per sanare problemi vecchi e nuovi del nostro Paese. "Troppi dossier, poca pratica" attacca Camusso.
Ieri i 5 Stelle avevano minacciato di far saltare gli accordi presi in precedenza, spiegando che il Dl non conteneva punti sensibili per il Movimento, come la Tav; ma il ministro Franceschini non si era fatto intimidire annunciando che il Governo avrebbe messo la fiducia, la prima, sul Decreto. Nel frattempo ad arroventare la situazione già complicata arriva il segretario della Cgil, Susanna Camusso, che in una intervista a ‘Nove in punto ‘ su Radio24 attacca Letta dicendo che il Governo ha tanti dossier sul tavolo ma non prende vere decisioni sui diversi capitoli in agenda.
"Le incertezze di non aver deciso qual è il punto vero su cui concentrarsi. Sembra di stare ancora in campagna elettorale". Camusso torna a rivendicare i diritti dei 520mila cassaintegrati a zero ore da inizio anno, la perdita di valore dei salari del lavoro dipendente (1,7 miliardi di euro, qualcosa come 3.300 euro in un anno), dice che "Il problema vero del Paese è la mancanza dei consumi". Camusso dice anche che non si può legare a doppio filo Imu e Iva, quest’ultima non va alzata perché sarebbe "un segnale importante dal punto di vista psicologico". Ma il problema principale resta il lavoro, gli italiani si sono "rassegnati" alla disoccupazione.
"I diktat della Cgil e della segretaria Camusso, con tutto il rispetto per lei e per l’importante organizzazione che guida, vanno respinti al mittente. L’Italia ha bisogno di uno choc fiscale positivo", è il commento del pidiellino Capezzone.