Dl Lavoro, Cicchitto: “così non lo votiamo, chiarimenti dal Pd”
22 Aprile 2014
di redazione
L’onorevole di Ncd Fabrizio Cicchitto è netto sul Dl Lavoro che oggi sbarca in Parlamento. Parlando a Coffee Break, Cicchitto ha detto che "al momento non c’è accordo sul decreto lavoro, noi non lo votiamo. È un passo avanti rispetto alla riforma Fornero ma la proposta era migliore prima del passaggio in commissione", spiegando che "all’interno del Pd c’è una discussione aperta sul tema siamo in attesa di chiarimenti". Posizione condivisa da altri rappresentanti del Nuovo Centrodestra, a cominciare dal presidente dei Senatori di Ncd, Maurizio Sacconi, che chiede "il ripristino sostanziale delle semplificazioni ai contratti a termine e di apprendistato" del testo originario, "perché siamo convinti che esse sono essenziali per incoraggiare la maggiore occupazione". Secondo Sacconi, "le rigidità riproposte dagli emendamenti Pd avrebbero l’effetto di inibire l’uso di quei contratti di apprendistato che pure rimangono il miglior modo con cui i giovani possono entrare nel mercato del lavoro. A questo punto solo un accordo nella maggioranza può consentire l’ulteriore iter del provvedimento". Sacconi, insime ad esponenti del Pd come Cesare Damiano, ai ministri Boschi e Poletti, partecipa in giornata a una riunione in corso a Montecitorio per fare il punto sul Dl Lavoro. Restano le posizioni divergenti all’interno del Partito democratico tra chi, come la vicepresidente della Camera Marina Sereni si appella al buonsenso e afferma che "in una fase di recessione e di crisi regole più rigide e complicate da adempimenti burocratici proteggono i lavoratori solo sulla carta e scoraggiano gli imprenditori ad assumere", e chi, come Dario Ginefra, relatore Pd in nella X Commissione, sembra invece voler alimentare la polemica, parlando di una "tacita sfiducia" di Ncd al ministro Poletti, davvero tacita visto che non se ne ha notizia.