Dl sicurezza: Introdotto l’aggravante clandestinità, fuori l’emendamendo prostituzione

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Dl sicurezza: Introdotto l’aggravante clandestinità, fuori l’emendamendo prostituzione

10 Giugno 2008

Il decreto legge sulla sicurezza sembra ormai definitivamente avviato verso una rapida conversione in legge, almeno per la parte che riguarda il Senato. L’incontro di questa mattina tra il presidente del Senato, Renato Schifani, e i ministri dell’Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano, a cui ha fatto seguito un vertice con i ministri, i presidenti delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, Carlo Vizzini e Filippo Berselli, e i capigruppo di maggioranza Maurizio Gasparri (Pdl) e Federico Bricolo (Ln), è infatti servito per "fare un punto politico" e "trovare una sintesi sugli emendamenti", secondo quanto riferiscono fonti nell’esecutivo.

In buona sostanza "tutto quello che non è strettamente legato al dl – ha spiegato Berselli – finirà come emendamento al disegno di legge sulla sicurezza, anche il mio emendamento sulla prostituzione in strada". D’accordo anche il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, che segue i lavori parlamentari: "i presupposti di necessità e di urgenza devono riguardare anche gli emendamenti, per questo alcuni inviti al ritiro o, in subordine, pareri negativi del governo a norme non riguarderanno il merito, quanto piuttosto proprio la necessità e l’urgenza". Come dire: la norma è condivisibile, ma non può entrare nel Dl. Per questo il governo si troverà a riscrivere alcuni emendamenti, a ritirarne altri e a riformulare alcuni punti.

Dunque dal Dl in discussione sparirà l’emendamento Berselli sulle prostitute ("lo ripresenterò come emendamento al Ddl") mentre il focus verrà centrato più sull’aggravante di clandestinità per i reati commessi da immigrati irregolari e sulla normativa che regola le sanzioni per chi affitta case ai clandestini. Non solo: nel Dl rimane la modifica del nome dei Cpt, che diventerà "Cie, perchè – ha spiegato Mantovano – c’è bisogno di riordinare lessicalmente i diversi tipi di centri per immigrati".

I lavori della I e della II commissione riprenderanno nel pomeriggio, attorno alle 16,30, quando verrà completata l’illustrazione degli emendamenti e inizieranno le votazioni. Secondo il senatore del Pd Enzo Bianco "c’è già un’intesa per chiudere i lavori in commissione e portare il testo in Aula giovedì". Tutti sembrano convergere su questa ipotesi e la capigruppo di questa sera dovrebbe sancire proprio la modifica al calendario (inizialmente il Dl sicurezza era previsto in Aula domani).

Resta da chiarire quale sarà il rapporto tra maggioranza e opposizione: Bianco ha detto infatti che "se il governo vorrà andare al ‘muro contro muro’ occorrerà una discussione molto, molto precisa su ogni singolo punto….". La risposta dell’esecutivo non si è fatta attendere, in quanto lo stesso Mantovano ha assicurato che alcune proposte del Pd e dell’opposizione verranno accolte dalla maggioranza. Questo non basta al senatore del Pd Felice Casson, per il quale "non c’è possibilità di accordo", perchè "c’è una chiusura del governo tranne che su alcuni emendamenti che sono di natura formale e non di sostanza".