Dopo il trionfo del Napoli c’è bisogno della rinascita di Napoli

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Dopo il trionfo del Napoli c’è bisogno della rinascita di Napoli

25 Maggio 2011

Napoli è una città dalle mille contraddizioni, oggi più che mai. Da un lato una città in festa per i risultati della squadra del cuore, dall’altro una città profondamente divisa dall’agone politico. Quella che doveva essere una normale competizione elettorale assomiglia sempre di più ad un’ordalia medievale, ad uno scontro senza esclusione di colpi (anche bassi), ad una lotta dove l’avversario politico diventa il nemico da abbattere a tutti i costi e con ogni mezzo.

In particolare, il fine settimana del 14-16 Maggio è stato pieno di emozioni per la città di Napoli, divisa come è stata tra le elezioni amministrative, che lasciano ancora con il fiato sospeso, ed il grande evento calcistico della squadra azzurra, che finalmente rinasce dopo un lungo periodo di buio.

Gli occhi sono ancora puntati sulla campagna elettorale nuovamente aperta, dato l’esito delle votazioni sfociato nel ballottaggio tra il candidato del Pdl Gianni Lettieri, che ha ottenuto al primo turno il 38,5%, e l’esponente dell’ Idv, sostenuto anche dalla Federazione della sinistra, Luigi De Magistris, che ha raccolto il 27,5% dei consensi. L’incognita resta il voto di coloro che hanno visto il proprio partito escluso al primo turno, ma anche il voto degli indecisi e degli astenuti, perennemente in crescita, come dimostra il dato statistico del calo di affluenza alle urne, che registra un 3% circa di votanti in meno rispetto alla tornata precedente. Oltretutto, sarà ancora più difficile per i due candidati convincere gli astenuti – napoletani esasperati dai tanti problemi della città, non ultimo quello dei cumuli di spazzatura ancora in strada, che contribuiscono a generare sconforto e amarezza – a recarsi alle urne in questa tranche finale.

Così, con Lettieri che si propone come “il cambiamento” necessario per la città – e preannuncia una collaborazione con Bertolaso, per risolvere l’emergenza spazzatura – e De Magistris che cerca di apparire come “la novità” che può risollevare Napoli, non resta che aspettare l’esito finale tra meno di una settimana, sperando che davvero arrivi la svolta tanto desiderata.

In attesa dell’esito del ballottaggio è anche il presidente del Napoli De Laurentis, ansioso di poter incontrare il futuro sindaco per discutere del progetto per i lavori del nuovo stadio. Infatti, se dal versante politico e amministrativo il capoluogo partenopeo non brilla, dal versante sportivo, invece, è rinata una stella, forse mai tramontata: il Napoli ha regalato una gioia immensa ai suoi tifosi azzurri e, dopo il pareggio contro l’Inter, la squadra si è matematicamente aggiudicata il terzo posto in campionato e il conseguente accesso in Champions League. Erano 21 anni, dai tempi del grande Maradona, che il Napoli non raggiungeva questo prestigioso risultato. Lacrime di gioia e di ammirazione giungevano domenica 15 dallo stadio San Paolo: tifosi e calciatori erano tutti commossi, ma soprattutto soddisfatti per un’intensa stagione calcistica.

Forse è stato proprio questo il discrimen: il Napoli ha saputo di nuovo “fare squadra” e non solo “essere squadra”. Sarebbe auspicabile che qualcosa del genere accadesse anche per quel che riguarda la situazione politica della città, consentendo una rinascita che veda di nuovo i napoletani orgogliosi della loro terra. Una Napoli che avrebbe davvero bisogno di voltare pagina e di ricominciare a credere e sperare per risalire nella serie A delle grandi città europee: un posto al quale potrebbe legittimamente aspirare.