Dopo Mosul, Raqqa: curdi proseguono offensiva anti-Isis. Pentagono: Non sarà facile

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Dopo Mosul, Raqqa: curdi proseguono offensiva anti-Isis. Pentagono: Non sarà facile

07 Novembre 2016

Inizia la fase due dell’assalto anti-Isis: dopo Mosul, capitale del sedicente califfato in Iraq, è il turno di Raqqa, capitale degli stessi jihadisti in Siria. L’annuncio arriva a tre settimane di distanza dall’inizio dell’offensiva contro Mosul, la capitale ‘de facto’ dello Stato Islamico in Iraq. 

Raqqa è una città araba sunnita la cui popolazione potrebbe non essere ben disposta nei confronti di una forza a grande maggioranza curda, anche se impegnata a combattere contro lo Stato islamico. Le Forze democratiche siriane sono una formazione che raggruppa diversi gruppi armati ma è controllata dall’Ypg, braccio siriano del Partito dei lavoratori Curdi di Abdullah Ocalan. La portavoce ha sottolineato che all’offensiva, cominciata la scorsa notte, prendono parte 30.000 miliziani delle “fazioni arabe, curde e turcomanne” con “la partecipazione attiva” delle Unità di protezione popolare (Ypg), le milizie curde che in realtà sono la forza preponderante nelle Sdf. 

E’ stata una donna, in divisa militare e affiancata da altri ufficiali, ad annunciare oggi l’avvio dell’offensiva delle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf). Nelle immagini diffuse dalla televisione panaraba Al Jazira, si vede Jihan Sheikh Ahmad, presentata come portavoce dell’offensiva, annunciare l’operazione, denominata ‘Ira dell’Eufrate’. L’obiettivo, ha affermato, è quello di liberare Raqqa dalle “forze del terrorismo globale oscurantista”. La portavoce ha sottolineato che all’offensiva, cominciata la scorsa notte, prendono parte 30.000 miliziani delle “fazioni arabe, curde e turcomanne” con “la partecipazione attiva” delle Unità di protezione popolare (Ypg), le milizie curde che in realtà sono la forza preponderante nelle Sdf. La conferenza stampa è stata tenuta ad Ein Issa, una località circa 50 chilometri a nord di Raqqa.

L’inviato speciale degli Usa per la lotta all’Isis, Brett McGurk, ha confermato oggi l’avvio dell’offensiva delle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf) a guida curda. McGurk, che parlava in una conferenza stampa ad Amman, ha detto che gli Stati Uniti forniscono copertura aerea all’operazione e ha aggiunto che stanno valutando la situazione congiuntamente con la Turchia. Ankara considera le milizie curde dell’Ypg, che prendono parte all’offensiva, come “terroriste”.

Le forze speciali irachene stanno ancora combattendo per ripulire i quartieri periferici a est di Mosul strappati all’Isis. Il tenente colonnello Muhanad al Timimi ha riferito che le elaborate difese issate dai jihadisti e la presenza di civili nell’area hanno rallentato l’avanzata delle forze lealiste.

Il segretario alla Difesa Usa, Ashton Carter, ha accolto con favore la notizia che le Forze siriane democratiche hanno lanciato l’offensiva per liberare Raqqa, “Gli sforzi per isolare e, infine, liberare Raqqa segnano il passo successivo nei piani della coalizione”, si legge in una nota di Carter in cui si precisa che “come nel caso di Mosul, la lotta non sarà facile e ci attende un duro lavoro. Ma è necessario porre fine alle aspirazioni fittizie dell’Isis e alla sua capacità di realizzare attacchi terroristici contro gli Stati Uniti e i suoi alleati”.