
Dpcm, il governo ci ripensi: non possono pagare sempre gli stessi

26 Ottobre 2020
Chiediamo al Governo di rivedere attentamente le richieste che le Regioni, come potete leggere, avevano inviato a firma del Presidente Bonaccini appena letta la bozza nel nuovo Dpcm, per rivalutarlo sulla base di queste proposte che purtroppo sono rimaste inascoltate.
- Ristoranti aperti fino alle ore 23 con servizio al tavolo
- Rivalutare la chiusura di palestre, piscine, cinema e teatri, che hanno registrato pochissimi contagi, sulla base dei dati epidemiologici
- Ristoro immediato e concreto per le attività che hanno subito chiusure o limitazioni
- Tamponi (molecolari o antigenici) solo ai sintomatici e ai contatti stretti per ridurre la pressione su laboratori e Asl in questo momento di emergenza
Queste erano le nostre principali richieste e lo sono ancora adesso. Ci sono attività che in questi mesi hanno fatto un gigantesco lavoro per adeguarsi alle nuove regole per la sicurezza e nonostante questo oggi si ritrovano di nuovo chiuse. E dopo la prima fase dell’emergenza, con aiuti lenti, a singhiozzo e che in alcuni casi non sono proprio arrivati, i cittadini si aspettano risposte veloci altrimenti continueranno ad avere sfiducia completa nel sistema e nella sua capacità di reazione. Il Governo ci ascolti e ripensi ad alcune misure contenute nel decreto: a pagare il prezzo più alto non possono essere sempre le stesse categorie.