Dpef, Corte dei Conti: servono manovre correttive
16 Luglio 2007
di redazione
“Il conseguimento
degli obiettivi programmatici di avanzo primario, indebitamento netto e debito
richiederebbe manovre correttive per gli anni successivi al 2008”. Lo ha fatto
presente il presidente della Corte dei Conti Tullio Lazzaro.
Parlando del Dpef davanti a senatori e deputati delle
commissioni Bilancio, Lazzaro ha fatto notare “la scelta di non effettuare
correzioni dei saldi nel 2008, come pure la dimensione delle correzioni (24
miliardi) cumulativamente stimate per il triennio successivo, non equivale a
ritenere esauriti gli impegni di copertura delle spese future”.
Il presidente della corte dei conti, inoltre, ha rilevato
come gli impegni di spesa indicati nel Dpef presuppongano “che, anche per il 2008,
la prossima legge Finanziaria dovrà disporre una manovra in grado di ottenere
risorse fino a un massimo di oltre 21 miliardi”.