
Dragaggio, I presidenti Testa e Chiodi puntano i piedi

28 Settembre 2012
Prima è stato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ad assicurare la velocizzazione delle procedure per la liquidazione degli indennizzi in favore degli operatori della marineria. Ovviamente per quel che può, ovvero per la parte di competenza della Regione, perché, come è arcinoto, è lo Stato ad avere competenza sul Porto, che ormai a Pescara versa purtroppo in una situazione di collasso. Poi è intervenuto anche il presidente della Provincia, Guerino Testa, che ha assicurato: «Fra dieci giorni parte il bando del nuovo dragaggio, ne ho ricevuto personale informazione dai Ministeri interessati, Infrastrutture e Ambiente».
Le istituzioni locali, non c’è dubbio, ce la stanno mettendo tutta per sbloccare il problema del mancato dragaggio. C’è però da fare i conti con il balletto di competenze, che per la maggior parte fanno capo allo Stato. Ma a forza di pressioni e di attese testarde davanti alle porte dei ministeri romani, adesso finalmente qualcosa sembra davvero muoversi: «Alla fine della prossima settimana – spiega il presidente della Provincia – il bando sarà pubblicato e da quel momento l’iter dovrebbe procedere speditamente. Parliamo di un intervento da 200mila metri cubi, non del mini-dragaggio da 50mila».
Come aveva annunciato anche il presidente della Regione qualche giorno fa, il carteggio con il sottosegretari agli Interni Antonio Catricalà, alle Infrastrutture Gaetano Improta e con il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha permesso di conoscere la tempistica per l’investitura del Provveditorato alle opere pubbliche come stazione appaltante e avviare il dragaggio in tempi brevi. Testa, inoltre, ha chiesto a Catricalá di concedere una moratoria agli operatori della pesca, come è stato già fatto per il terremoto, in modo da alleviare gli enormi disagi economici che stanno vivendo.
Resta il nodo delle risorse. Perché il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha comunicato, per mezzo di un fax che l’importo del dragaggio è di 14 milioni di euro, anche se la disponibilità immediata è di soli di 4,5 milioni, 2,5 dei quali messi a disposizione dalla Regione. Gli altri 9,5 devono, invece, arrivare dal Governo dopo gli accordi presi davanti al presidente della Regione Gianni Chiodi.
Un’altra buona notizia è poi arrivata dalla Provincia con l’ennesimo, e si spera risolutivo incontro, sulla questione della cassa integrazione, degli indennizzi e dei risarcimenti. I soldi per gli ammortizzatori sociali di quattro mesi (due del 2011 e due del 2012) ci sono, a stretto giro saranno disponibili anche quelli della prima parte del fermo biologico straordinario che si conclude il 5 ottobre.