
Draghi: contro mafia imprenditrice più sviluppo e meno burocrazia

26 Maggio 2022
Più sviluppo contro la mafia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione dell’inaugurazione a Milano della mostra Antimafia itinerante, ha posto l’accento sugli strumenti che lo Stato deve mettere in campo per promuovere legalità, sicurezza e crescita e contrastare i fenomeni mafiosi. Il rischio è altrimenti anche quello di vedere inquinate le dinamiche di sviluppo incentivate dal Pnrr.
“Per proteggere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza dalle mafie, semplifichiamo le procedure, rafforziamo i controlli” e il ruolo dei prefetti “senza ostacolare le imprese”.
Ormai da tempo la mafia non è più soltanto un fenomeno radicato nelle regioni meridionali. Esiste quella che Draghi chiama “mafia imprenditrice”, insediatasi con profitto dalla Lombardia al Piemonte, dalla Liguria al Veneto, in tutte le regioni settentrionali.
La mafia “si impossessa di aziende in difficoltà, si espande in nuovi settori, ricicla denaro sporco, rende inefficaci i servizi, danneggia l’ambiente”. Contrastare le dinamiche mafiose sui territori, secondo il premier, “non è solo necessario per la nostra sicurezza, è fondamentale per costruire una società più giusta”.