Draghi: Nuove regole per Patto Stabilità Ue

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Draghi: Nuove regole per Patto Stabilità Ue

Draghi: Nuove regole per Patto Stabilità Ue

07 Settembre 2023

Mario Draghi parla di Europa: “Scivolare passivamente nelle vecchie regole fiscali sarebbe il peggior risultato possibile”. Così l’ex premier in un intervento sull’Economist, sui negoziati Ue per la riforma del Patto di Stabilità. L’Europa ha bisogno di “nuove regole e una maggiore condivisione della sovranità” sostiene Draghi. La proposta della Commissione Ue in materia non “scioglierebbe del tutto il compromesso tra regole rigide e flessibilità”.

Per Draghi bisogna dare “più poteri di spesa al centro”, mettendo “in comune una maggiore sovranità” e prevedendo quindi “nuove forme di rappresentanza e di processo decisionale centralizzato”. In quest’ottica le strategie che hanno assicurato prosperità e sicurezza all’Europa in passato, cioè la dipendenza dall’America per la sicurezza, dalla Cina per le esportazioni e dalla Russia per l’energia, oggi sono diventate “insufficienti, incerte o inaccettabili” perciò, conclude, “l’unica strada un’unione più stretta”.

Da una maggiore integrazione sul tema della sovranità energetica alla questione fiscale, la Commissione europea quindi dovrebbe proseguire nel percorso intrapreso dall’epoca Covid al conflitto ucraino, mostrando la stessa maturità e coesione, sulla scorta di esperienze come il PNRR.

Su La Stampa, Draghi scrive: “L’Europa deve ora affrontare una molteplicità di sfide sovranazionali che richiederanno in un arco di tempo limitato investimenti considerevoli, tra cui quelli per la difesa, la transizione verde e la transizione digitale. Al momento, tuttavia, l’Europa non dispone di una strategia federale per finanziarli e del resto le politiche nazionali non possono farsene carico perché le regole fiscali e le regole per gli aiuti di stato limitano la capacità dei Paesi di agire in modo indipendente”.

“Tutto ciò contrasta fortemente con quanto accade in America, dove per raggiungere gli obiettivi nazionali l’amministrazione di Joe Biden sta allineando spesa federale, cambiamenti normativi e incentivi fiscali”. E ancora: “Se non si agisce, c’è il serio rischio che l’Europa non riesca a centrare i suoi obiettivi climatici, a fornire la sicurezza che i suoi cittadini chiedono, e che perda la sua industria a vantaggio delle regioni che impongono meno vincoli. Per questo motivo, tornare passivamente alle sue vecchie regole fiscali – sospese durante la pandemia – sarebbe l’esito peggiore”.