Dubai e Atene frenano le Borse Ue

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Dubai e Atene frenano le Borse Ue

09 Dicembre 2009

Le borse europee sono in calo per la terza seduta consecutiva, in scia alla debolezza dell’Asia innescata dal Pil giapponese sotto le attese e dai dubbi sulle crisi, e sul declassamento del debito deciso dalle agenzie di rating, in Dubai e Grecia. L’indice Dj Stoxx 600 che fotografa l’andamento delle principali piazze del Vecchio Continente, cede lo 0,39 per cento.

La Borsa di Dubai ha chiuso ancora in calo del 6,39%, mentre cresce il timore che i debiti a rischio dell’emirato possano estendersi. Giù del 2,82% anche il listino di Abu Dhabi. Il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Khalifa bin Zayed al-Nahayan, ha sostenuto che “ gli Eau sono in grado di sostenere l’impatto della crisi finanziaria” scaturita dalla recessione globale e dal crollo di Dubai World, la holding di proprietà statale, che di recente ha rivelato un indebitamento pari a 59 miliardi di dollari.

La Borsa di Atene perde nelle prime contrattazioni circa il 2% dopo che mercoledì l’indice generale era sceso di oltre il 6% dopo la notizia che Fitch aveva tagliato il rating sovrano del paese. Oggi il gabinetto socialista greco si riunisce per discutere della situazione economica e finanziaria del paese.

Il crollo in Champions League con il Bayern di Monaco coincide anche con quello in Borsa: il titolo della Juventus ha toccato i minimi degli ultimi quattro mesi. L’eliminazione dalla Coppa dei Campioni significa la perdita di introiti per un minimo di 5 milioni di euro e la possibilità di mancare il pareggio del bilancio di quest’anno, dice un trader. “Potrebbero vendere giocatori a gennaio e realizzare plusvalenze affinché il risultato non sia negativo, ma non so se accadrà”, ha aggiunto il trader. Intorno alle 10,10 Juventus F.C. cede circa il 7,5% in Borsa con volumi pari a quattro volte la media giornaliera dell’ultimo mese.