Due cadaveri nel Garda. Resta mistero su identità
21 Settembre 2010
di redazione
L’autopsia sull’uomo anziano ripescato nel Lago di Garda, in programma oggi, potrà dare probabilmente risposta agli interrogativi sulle cause della morte, che si presume per strangolamento, ma al momento gli investigatori non sono ancora riusciti a identificarlo. Neanche la donna, trovata una decina di ore dopo poco lontano dal luogo dove è stato ripescato il primo cadavere, è stata identificata.
I carabinieri di Peschiera del Garda (Verona) hanno lavorato fino a tarda notte per cercare di trovare elementi utili per fare chiarezza su quello che appare come un duplice omicidio è che è già stato definito "il giallo del lago". Entrambi i corpi sono stati trovati con le mani legate – la donna era incaprettata con dei rotoli di denaro nel reggiseno – avvolti in cartoni e con la testa dentro un sacchetto di plastica. Gli investigatori ritengono che le due vittime – non si esclude si tratti di una coppia – siano stati gettati nelle acque del Canale di Mezzo del Garda poche ore prima del ritrovamento del corpo dell’uomo.
Il duplice omicidio però potrebbe essere avvenuto altrove. Tra le varie ipotesi prese in esame quella di un dramma maturato in ambito domestico. Le indagini sono allargate alle tre province toccate dal Garda – oltre a Verona, Brescia e Trento – ma non ci sono allo stato segnalazioni di persone scomparse riconducibili alle due vittime.