Durban II, passa il testo finale. Frattini: “No a compromessi al ribasso”

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Durban II, passa il testo finale. Frattini: “No a compromessi al ribasso”

21 Aprile 2009

La Conferenza dell’Onu sul razzismo ha approvato oggi pomeriggio a Ginevra il documento finale di “Durban 2”, con tre giorni di anticipo rispetto alla data prevista. Il testo è stato approvato per acclamazione. I delegati rimasti nella città svizzera hanno quindi adottato in tempi rapidi il nuovo testo sul razzismo che comprende temi come la difesa dei lavoratori stranieri che subiscono gesti di xenofobia e intolleranza, oppure le connessioni tra povertà e discriminazione.

Accolta, almeno in parte, la richiesta che era arrivata dalla presidenza dell’Unione Europea: “Chiediamo che la Conferenza si svolga in uno spirito di reciproco rispetto e di dignità”. Il testo dovrebbe basarsi sul documento prodotto al termine dei negoziati tra Paesi musulmani e occidentali che aveva espunto ogni riferimento a Israele come uno stato razzista e ammorbidito la posizione dei Paesi islamici sul concetto di “diffamazione delle religioni”.

Di ritorno a Teheran, il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha ricevuto un’accoglienza da eroe. A quanto pare i suoi nuovi attacchi ad Israele, lanciati ieri dal palco di Ginevra, hanno infiammato il cuore dei suoi supporter. Una folla di studenti e militanti gli ha offerto mazzi di fiori urlando lo slogan “Morte all’America”. E lui: “Prenderò parte a tutte le conferenze internazionali nonostante il volere dell’Occidente. Quella gente grida slogan sulla tolleranza degli oppositori e sulla libertà di parola ma insulta l’onore delle nazioni e i valori divini”. I Paesi occidentali? “Non hanno tollerato le parole di chi si oppone alla loro visione. Questa è la natura del pensiero disumano del liberalismo”.

Il secondo giorno della Conferenza ha visto il ritorno in aula delle delegazioni dei Paesi europei che ieri avevano polemicamente lasciato i banchi in segno di protesta per le parole di Ahmadinejad. Unica dissidente la repubblica Ceca che ha deciso di abbandonare definitivamente i lavori. Gli altri Paesi dell’Ue si sono invece presentati regolarmente ai tavoli di lavoro.

Juliette de Rivero, la advocay director di “Human Rights Watch” a Ginevra, ha puntualizzato come sia importante che tutti i Paesi presenti al vertice si concentrino sul vero tema della Conferenza senza farsi portare fuori strada dall’intolleranza iraniana: "La miglior risposta alla retorica di Ahmadinejad è stare a Ginevra e controbattere", ha detto in un comunicato stampa. "Nonostante lo spiacevole discorso del presidente iraniano, i governi mondiali possono ancora dare una valenza importante a questo vertice e assegnare un mandato forte all’Onu per combattere il razzismo".

Sulla stessa linea il ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner che ha dichiarato “È stata tutt’altro che una sconfitta, piuttosto è stato l’inizio di un successo”. Kouchner ha spiegato la decisione francese di non boicottare la Conferenza apprezzando i contenuti della dichiarazione finale. Durban 2 ha adottato un testo “in cui figura tutto quello che desideriamo, tutto quello che i paesi occidentali vogliono. In questo testo – ha concluso il ministro francese – c’è quello che ci interessava menzionare, ovvero la condanna dell’antisemitismo, della discriminazione verso le persone e la difesa della libertà di espressione. Si parla del genocidio, dell’Olocausto, dei diritti delle donne, della tratta degli esseri umani, degli ammalati di Aids e delle persone handicappate”.

Posizione diversa quella espressa dall’Italia per bocca del ministro Frattini. Il documento sul tavolo a Ginevra resta “lontano dall’essere una piattaforma condivisa di idee e di valori”, ma rappresenta piuttosto un “compromesso fragile e contraddittorio tra posizioni difficilmente conciliabili, che non serve il nobile scopo per cui era destinato”. Alla Farnesina sottolineano che "sulla lotta al razzismo e alla discriminazione non sono possibili compromessi al ribasso".

Mario Lana, presidente dell’Unione forense per la tutela dei diritti dell’uomo, rilancia la posizione della Farnesina e dichiara: “in Italia, anche se siamo lontani dai 60.000 e passa episodi di razzismo dell’Inghilterra c’è un deciso aumento della intolleranza che richiede l’introduzione di misure adeguate”. Frattini ha ribadito: “Mi auguro che ci possa essere una seconda chance per l’Onu e si possa arrivare a una vera conferenza internazionale che parli di razzismo ed islamofobia” e, rispondendo indirettamente a Koucher “l’Italia si rallegrerebbe se le conclusioni di Durban 2 cancellassero quelle della conferenza precedente, dicessero che l’Olocausto è la più grande tragedia del Ventesimo secolo e non parlassero di razzismo in riferimento ad Israele”.