E’ forte l’impegno delle Popolari per lo sviluppo delle PMI all’estero

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E’ forte l’impegno delle Popolari per lo sviluppo delle PMI all’estero

29 Novembre 2010

Nel terzo trimestre il Prodotto interno lordo è aumentato in termini reali dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2009, una variazione che, anche se più contenuta di quanto venisse stimato, conferma la tendenza positiva del PIL, cresciuto nei trimestri precedenti rispettivamente dello 0,5% e dell’1,3% in termini tendenziali.

L’elemento principale che ha permesso questa ripresa dell’economia che, tuttavia, rimane ancora fragile, è stato la domanda estera. Infatti, le esportazioni, dopo avere registrato nel 2009 un calo di oltre il 19%, hanno riportato tra gennaio e giugno una crescita complessiva e in progressiva accelerazione pari a circa il 6,4%, contribuendo, in questo modo, alla ripresa degli investimenti in macchinari ed attrezzature, cresciuti di oltre il 7%, dopo essere scesi del 17% nel 2009.

Come riportato dall’ICE (Istituto per il Commercio con l’Estero) congiuntamente con l’Istat nel suo annuario, nel 2008 in Italia risultavano 183.774 imprese esportatrici, di cui 181.757 (il 99%) di dimensione medio piccola, rappresentative del 56% delle esportazioni complessive delle merci. Nel dettaglio, oltre una azienda su tre con un numero di addetti compreso tra 20 e 250 risulta essere attiva sul fronte dell’export, confermando come anche per unità produttive di dimensioni più contenute la domanda proveniente dai mercati esteri sia parte integrante della propria attività.

I più recenti dati Istat, aggiornati al mese di agosto, confermano come la crescita annuale dell’export in valore si mantenga su ritmi sostenuti, superiore al 30%, con incrementi particolarmente importanti per quanto riguarda il mercato comunitario (29%), gli altri paesi europei (31%), gli Stati Uniti (40%) e la Cina (61%).

Proprio le numerose imprese medio piccole presenti con i rispettivi prodotti sui mercati esteri necessitano di un sostegno e di finanziamenti tesi a facilitare le loro esportazioni e su questo aspetto le Banche Popolari, il cui portafoglio impieghi è rappresentato per oltre il 70% dalle PMI, rappresentano una garanzia per il tessuto produttivo. La vicinanza, infatti, della Categoria verso l’imprenditoria minore è alla radice della storia e della tradizione del Credito Popolare, ispirandone la sua evoluzione nel corso degli anni fino ai giorni nostri. Un percorso, questo, che ha sempre posto al centro la figura del cliente e l’utilità di costruire insieme un rapporto di reciproco rispetto durevole nel tempo.

Tale legame, così saldo, è risultato essenziale durante la crisi che ha investito l’economia a livello globale nei mesi precedenti. La recessione provocata dalle perdite registrate sui mercati finanziari e dalla crescente mancanza di fiducia diffusa tra gli operatori economici ha portato ad una riduzione della domanda mondiale che si è tradotta in un crollo delle esportazioni del nostro Paese. Da questo punto di vista, proprio le imprese medio piccole esposte maggiormente alla variabilità della congiuntura internazionale hanno risentito più delle altre delle difficoltà derivanti dalla fase negativa del ciclo economico e dalla conseguente riduzione degli scambi commerciali.

Per questo motivo, la Categoria si è impegnata, aumentando i crediti all’esportazione, saliti da 4,5 miliardi di euro del 2008 a quasi 7 miliardi di euro nei primi mesi del 2010, ulteriore conferma di come le Banche Popolari, dopo avere svolto nei mesi più difficili della crisi economica il loro ruolo anticiclico di stabilizzazione del sistema produttivo e delle economie locali siano, adesso, pienamente attive per sostenere le PMI e permettere loro di cogliere le opportunità conseguenti alla crescita della domanda mondiale.

Il supporto offerto dal Credito Popolare all’export è chiaramente funzione del flusso delle merci, essendo per due terzi riconducibile a beni esportati nei paesi della Comunità Europea, per il 15% negli Stati Uniti, per il 6% negli altri paesi europei e per il 5% in Cina. In questa ottica di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese deve essere, infine, interpretato anche il recente accordo siglato dall’Associazione delle Banche Popolari con l’ICE, con lo scopo di fornire una concreta opportunità per le aziende di ottenere servizi di assistenza, consulenza e formazione da parte dell’Istituto e di accedere in maniera più semplice ed efficace ai servizi finanziari offerti dalle banche in un mercato più competitivo in vista della ripresa.

*Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari