E’ il solito Iran: “Israele un cancro” e Obama il suo servo

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E’ il solito Iran: “Israele un cancro” e Obama il suo servo

04 Marzo 2009

I fascisti iraniani tornano alla carica ma non aggiungono una virgola a quello che sapevamo già sulla loro ideologia reazionaria e antisemita. Oggi il presidente Ahmadinejad ha ribadito che l’Olocausto è stato “costruito” con l’obiettivo di creare lo Stato di Israele e ha invocato “un fronte internazionale contro i sionisti”, per scacciare Israele dalla Palestina.

“Hanno voluto dire che c’erano nazioni senza Paese e Paesi senza nazione – ha aggiunto con la moderazione che lo contraddistingue Ahmadinejad – hanno voluto mostrare che erano oppressi, e queste sono le grandi menzogne della nostra epoca”. Infine l’affondo palestinolatrico: “La continuazione della presenza dei sionisti anche su una sola spanna della terra palestinese significa, a causa della natura di questo regime, la continuazione dei crimini e delle distruzioni”.

Oggi a Teheran si apriva la quarta Conferenza Internazionale per il supporto alla Palestina, e la suprema Guida iraniana – l’ayatollah Khamenei – ha dato un’altra prova del suo atteggiamento conciliante, della serie ora e sempre pugno chiuso: “Bisogna rompere l’aura di impunità dei criminali sionisti, processare i vertici politici e militari del regime usurpatore che hanno avuto un ruolo nella tragedia di Gaza”. L’Operazione “Piombo Fuso” è stata una prova degli “istinti criminali e selvaggi di Israele”, un “genocidio di civili”, di donne e bambini, di scuole moschee e ospedali distrutti. Neppure un accenno ai fidi scudieri iraniani di Hamas, che hanno provocato la reazione israeliana con la loro ideologia mortuaria, sacrificale e al limite della follia.

Il bello è che l’Occidente continua a credere che i dinamitardi di Teheran siano gente con cui si può discutere, al massimo facendo un po’ di voce grossa. Il gruppo dei “5+1”, le potenze coinvolte nelle trattative sul nucleare iraniano, insistono in cerca di una “soluzione diplomatica complessiva, che includa il dialogo diretto. Sollecitiamo l’Iran a cogliere questa opportunità per impegnarsi con noi e quindi per massimizzare le possibilità di fare progressi in modo negoziale”, ha detto il rappresentante francese all’Aiea, Olivier Caron, nel suo intervento di fronte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini conferma che sarà presto a Teheran per un incontro “limitato” al tema della stabilizzazione delle frontiere tra Afghanistan e Pakistan.

Per tutta risposta, oggi la Guida suprema ha attaccato tutte quelle potenze occidentali e i Paesi arabi che appoggiano Israele, cercano “un approccio pragmatico” alla crisi mediorientale e “sperano in una convivenza pacifica con l’entità sionista, illudendosi che la seconda o la terza generazione di politici israeliani sia libera dagli istinti criminali della precedente”. Non poteva mancare anche una dedica affettuosa al presidente Obama, accusato di seguire la stessa “strada sbagliata” di Bush. “Anche il nuovo presidente americano, arrivato al potere con gli slogan di voler cambiare le politiche del suo predecessore, sta difendendo il terrorismo di Stato israeliano parlando di impegno incondizionato nei confronti della sicurezza sionista”.

La soluzione? L’Iran è contrario ad ogni trattativa fra palestinesi e israeliani e la gente di Gaza e della West Bank potrà ottenere dei risultati solo attraverso il “Jihad dei combattenti”. Trattative? “C’è gente – secondo Khamenei – convinta che l’unico modo di salvare la Palestina siano le trattative. Ma trattative con chi? Con un regime usurpatore e deviato? Con gli Usa e la Gran Bretagna, che hanno creato questo cancro?”. Tutto questo in un paese, l’Iran, dove soltanto negli ultimi giorni sono state impiccate dieci persone per traffico di droga. 66 le esecuzioni ufficiali dall’inizio dell’anno. Sai che metastasi.