E Roma è ancora sotto la monnezza
04 Ottobre 2019
“Il caos in cui versa l’Ama con le ennesime dimissioni dell’ennesimo Cda e la nomina del nuovo responsabile preoccupa l’Ordine dei medici di Roma e provincia. Va evitato che si creino cumuli di immondizia nelle strade, nei pressi delle scuole, negli ospedali e nei luoghi pubblici“. Con questo comunicato, pubblicato da Antonio Magi e Pierluigi Bertoletti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma, torna ad affacciarsi il problema rifiuti, che a questo punto rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza sanitaria.
L’allarme era già stato lanciato da Paolo Longoni, ex amministratore delegato della società partecipata che nella capitale si occupa della gestione dei rifiuti. Longoni ha sostenuto che da qui ai prossimi 15 giorni Roma potrebbe andare incontro a seri problemi con l’immondizia.
Sulla questione è intervenuto anche Jacopo Marzetti, Garante per l’Infanzia del Lazio. “Emergenza sanitaria a parte, occorre trovare immediatamente soluzioni condivise che consentano di mettere al riparo le scuole e i ragazzi. Se si renderà necessario, chiederemo anche la chiusura degli istituti.” Lo stesso Marzetti ha raccontato all’Agi di essersi più volte rivolto al sindaco di Roma Virginia Raggi, al governatore della regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente dell’Ama, in modo che si potessero prendere provvedimenti per impedire che il problema rifiuti potesse creare problemi anche al di fuori delle scuole. La risposta delle parti in causa è stata che si era da poco creato un tavolo nazionale e che la situazione era sostanzialmente sotto controllo. Quando a Settembre il problema si è nuovamente presentato, il garante ha provato a ricontattarli, ottenendo la disponibilità per un incontro solo dal primo cittadino della capitale. “A prescindere dalle competenze specifiche, è necessario che le istituzioni si facciano carico del problema. Non ci devono essere rifiuti davanti alle scuole. Tutte le amministrazioni sono chiamate a prendersi la propria responsabilità per il bene e la salute dei nostri figli“.
La situazione è stata segnalata anche dall’Associazione nazionale presidi di Roma, che ha denunciato l’aggravarsi della situazione dell’abbandono dei rifiuti davanti alle scuole o all’interno dei cortili. “Qualora non si prenda in considerazione l’appello dei medici e delle scuole, chiederemo ad ogni Asl del territorio di attivarsi per verificare lo stato igienico e ambientale e procedere alla richiesta di chiusura degli istituti“.