E’ tornato Le Monde
15 Febbraio 2006
di redazione
Dopo una lunga assenza durante la quale se ne erano perse le tracce lungo percorsi terzomondisti e alter-mondialisti, il glorioso Le Monde sembra essere tornato ad affacciarsi sulla scena pubblica europea e occidentale. Con un editoriale dedicato alla vicenda alle caricature di Maometto, il quotidiano parigino ha preso una posizione sonora e ha marcato una differenza sia rispetto al suo recente passato sia al clima dominante in Francia.
Il titolo dell’editoriale è: «L’Europa intimidita» e potremmo sottoscriverlo per intero. Vi si fa un rapido e drammatico bilancio degli attacchi subiti nelle ultime settimane dalle ambasciate occidentali per mano di folle islamiche inferocite e si ricordano in proposito le obbligazioni derivanti dalle convenzioni di Vienna del ’61 e del ’63 sull’immunità dei diplomatici e sull’extraterritorialità . Quelle convenzioni impegnano gli Stati sottoscrittori – ricorda Le Monde – a prendere tutte le misure appropriate per impedire che ambasciate siano «invase o danneggiate, che la loro pace sia turbata e che la loro dignità sia offesa».
Le Monde osserva che nulla di tutto ciò è stato fatto da parte dei paesi europei e dell’Europa nel suo complesso. E indica Chirac tra i principali colpevoli di questa inazione: «Ha condannato il carattere offensivo delle vignette ma non l’incendio dell’ambasciata francese a Teheran».
Le Monde conclude dicendo che: «Quanto accade non è un buon augurio per la politica europea volontarista e solidale. Il disorientamento e la timidezza nel definire il modo con cui fronteggiare l’assalto dell’islam radicale non può che incoraggiare regimi come quelli dell’Iran e della Siria a continuare a manipolare questa vicenda a fini politici».
Ci sembra invece un buon augurio la conversione di Le Monde sul terreno dei valori dell’occidente così a lungo sguarniti.
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