E Trump difende anche tortura e waterboarding

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E Trump difende anche tortura e waterboarding

18 Febbraio 2016

Nuova incursione di Donald Trump, il candidato del partito repubblicano alle primarie per la corsa alla Casa Bianca. Durante un evento elettorale in Carolina del Sud, uno degli stati dove sabato prossimo si terranno le primarie del Gop, Trump si è detto favorevole alla tortura: "approverò assolutamente il waterboarding," ha detto Trump, anzi "lo renderò peggiore". 

 

Il waterboarding è una tecnica di tortura che simula l’annegamento. Una pratica contestata e che in passato sarebbe stata utilizzata durante l’amministrazione Bush contro i nemici degli Stati Uniti, in particolare esponenti di Al Qaeda collegati alla cellula che organizzò l’attacco alle Torri Gemelle. Trump ne parla infatti nel contesto di uno dei punti chiave della sua campagna elettorale: la lotta allo stato islamico. "I nostri nemici tagliano le teste: credetemi, dobbiamo essere più forti". 

 

Questo tipo di commenti non sono nuovi per Trump. Già durante lo scorso dibattito repubblicano aveva sostenuto il valore del waterboarding, non allontanandosi da quanto affermato in autunno quando disse che i terroristi si sarebbero meritati una simile pratica. La Cia ha posto fine a questi metodi di tortura nel 2007. E lo stesso senatore John McCain (vittima di tortura in Vietnam) solo una settimana fa aveva aspramente criticato Trump e il rivale Cruz per il loro sostegno al waterboarding. 

 

Il miliardario di New York aveva scritto in un editoriale sul quotidiano "Usa Today" che il valore degli interrogatori "potenziati" doveva essere ridiscusso. "Sebbene l’efficacia di molti di questi metodi sia contestata, niente dovrebbe essere tolto dalle opzioni disponibili quando la vita degli americani è a rischio", scrisse. Per poi aggiungere: "Mi hanno chiesto cosa volevo dire", ricordando le sue affermazioni sul metodo di tortura. "Quello che ho detto è che nel Medio Oriente stanno tagliando le nostre teste, ci voglio uccidere, vogliono uccidere il nostro Paese, vogliono distruggere le nostre città… Non ditemi che non funziona. La tortura, amici, funziona, credetemi, funziona…".