Ecco ‘Atlante’, il fondo per le banche: fino a 6 miliardi per aumenti e npl
12 Aprile 2016
E’ stato raggiunto l’accordo per il fondo di stabilizzazione del sistema bancario italiano. Il fondo “Atlante”, con dote fino a 6 miliardi (più il debito), dovrà intervenire sulle quote scoperte dei prossimi aumenti di capitale e in un secondo momento acquistare i titoli derivanti da cartolarizzazioni di crediti deteriorati. I quali dovrebbero essere ceduti a un valore tendenzialmente in linea con quello di carico delle banche, e dunque lontano dai prezzi attualmente in circolazione sul mercato.
Nel corso di tre riunioni che si sono tenute al Mef, si è provato a definire il profilo del progetto e il probabile perimetro dei sottoscrittori: le principali compagnie assicurative (da cui ci si attende un miliardo), le Fondazioni (500 milioni) e soprattutto le banche, da cui arriveranno 3 miliardi (un miliardo a carico di Intesa e UniCredit, il terzo degli altri ma non di Mediobanca, che si è chiamata fuori).
A loro si dovrebbe poi aggiungere la Cdp, con una cifra di 5-600 milioni, e con un ammontare analogo la Sga, Società per la gestione delle attività, cioè la società pubblica creata nel 1997 per il salvataggio del Banco di Napoli. La Sgr che sarà chiamata a gestire il fondo sarà Quaestio Capital Management sgr, guidata da Alessandro Penati, che fa capo per il 37,6% a Fondazione Cariplo.
L’intensa giornata di ieri si è aperta al mattino con un primo vertice tra il ministro Padoan, il governatore Ignazio Visco e il vice dg di Via Nazionale, Fabio Panetta, i ceo di Intesa, UniCredit e Ubi, il presidente e ad di Cdp, Claudio Costamagna e Fabio Gallia, Marco Morelli di Bofa e i rappresentanti di Bonelli Erede. . A tutti i presenti è stato richiesto di determinare la propria quota di partecipazione nel giro di qualche giorno, o comunque in tempo utile per la ricapitalizzazione della popolare vicentina, che avvierà l’aumento lunedì prossimo.
Il fondo si chiamerà Atlante e sarà un Fondo d’investimento alternativo. Obiettivo, annuncia una nota diffusa ieri sera da Quaestio Sgr, sostenere la ricapitalizzazione delle banche italiane e favorire la cessione delle sofferenze del sistem. Nella nota si legge: «A seguito di incontri con un vasto numero di investitori istituzionali, banche, assicurazioni, fondazioni bancarie e Cdp Quaestio ha raggiunto un importante numero di adesioni per lanciare il Fondo Atlante». La finalità, si esplicita, è «assicurare il successo degli aumenti di capitale richiesti dall’Autorità di Vigilanza a banche che oggi si trovano a fronteggiare oggettive difficoltà di mercato, agendo da back stop facility».
Come anticipato nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore, il fondo interverrà a valle di cartolarizzazioni, che potranno avvalersi delle garanzie pubbliche per le tranche senior (le Gacs) e che dovrebbero avvenire su prezzi più alti da quelli attualmente praticati dal mercato, cioè in linea con i valori di carico delle banche.