Ecco dove Ibrahim ha ragione e dove sbaglia

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Ecco dove Ibrahim ha ragione e dove sbaglia

Ecco dove Ibrahim ha ragione e dove sbaglia

16 Maggio 2007

Raymond Ibrahim ha ragione a
sostenere che l’Islam radicale e jihadista è immenso e che il suo fanatismo è
come un ventre sempre gravido; ha ragione a dire che non ci sono limiti, oggi,
alla sua possibilità di produrre nuovi terroristi, e di fatto è ciò che accade
in tutto il mondo.
La sua idea di “cauterizzare” le ferite dell’Idra dalla
mille teste sempre capaci di rigenerarsi è appunto il problema che attanaglia
chiunque sia in lotta col terrore. Come farlo? Innanzitutto si tratta certo di
chiudere i finanziamenti delle organizzazioni e degli Stati terroristi: il
blocco dei fondi e dei commerci legati a quelle e a questi è indispensabile, e
perciò è così importante che, per esempio, non solo che si attuino le sanzioni
stabilite dall’ONU nei confronti dell’Iran, ma che le banche e le industrie che
negli Stati Uniti e in Europa hanno a che fare con l’Iran, scelgano con
difficile autodeterminazione di tagliare scambi talvolta anche molto lucrosi.
Con gli USA avviene già in abbondanza, speriamo che anche anche l’Italia sia
capace di farlo. Difficile anche tenere i rubinetti chiusi di fronte a
situazioni umanitarie difficili, come quella dei Palestinesi, in cui il dilemma
è evidente: i finanziamenti all’Autonomia spesso finiscono a finanziare Hamas,
un partito terrorista e genocida al governo, anche se Fatah vorrebbe attuare
una politica almeno apparentemente più conciliante. Naturalmente il
coordinamento dei servizi e lo scambio di informazioni è un altro momento molto
importante della cauterizzazione, perché l’Idra ha anche la capacità di sorgere
in molte aree geografiche e di coordinare le sue azioni oltre l’immaginazione.
I mezzi di comunicazione, specie l’Internet, sono un grande campo di
intervento.

Ma in alcuni casi, nonostante
quello che dice Ibrahim, quelli che vengono chiamati, per uscire dalla metafora
dell’Idra, targeted killings, servono semplicemente ad evitare che omicidi e
attacchi terroristi già programmati o per strada vengano attuati: penso che
eliminando i pianificatori o gli esecutori prescelti, ne siano stati evitati
non pochi. L’Idra attiva è molto più veloce e precisa di quella che si deve
ancora attivare. In questi casi, e potremmo elencarne a decine, si tratta di
scelte rispetto alle quali non c’è altra strada che agire. E ci sono anche leader
eccellenti la cui sostituzione richiede a volte persino anni di lavorio in cui,
così, si salvano molte vite.