Ecofin, Padoan: Ok flessibilità da Ue, Patto stabilità inadeguato
23 Aprile 2016
“Il negoziato con la Commissione europea che riguarda l’approvazione definitiva del nostro Def sta andando nella direzione giusta”, lo dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, alla fine della riunione informale del Consiglio Ecofin oggi ad Amsterdam. “Il dialogo con la Commissione, come al solito, va molto bene e fra pochi giorni ci sara’ la decisione finale da parte dei commissari sull’ammissibilita’ delle richieste italiane”.
Durante la riunione dell’Ecofin, Padoan ha detto che “una prima discussione, direi molto interessante, in cui si è preso atto, direi in modo unanime, che il Patto di Stabilità nel tempo è diventato più complicato, poco trasparente e poco flessibile, e quindi più difficile da gestire ma anche più difficile da comunicare all’opinione pubblica”. Secondo Padoan, oggi il Patto di Stabilità, così com’è. “si adatta male all’economia che cambia, che non cresce, e che resta vicina alla deflazione”, e questo “interessa tutti noi perché, se una cosa è difficile da comunicare, è difficile poi da giustificare con l’opinione pubblica e nel dibattito politico”.
C’è una proposta che ha presentato la Commissione europea “di studiare una regola della spesa pubblica che potrebbe sostituire o affiancare le regole esistenti”. Ma la questione “è ancora in alto mare, non è stata presa nessuna decisione”, ha osservato il ministro. Durante la riunione, si è anche discusso della lettera che l’Italia e altri sette Stati membri hanno inviato alla Commissione richiamando “la necessità di rivedere il metodo di calcolo del ‘reddito potenziale’, che serve a misurare l”output gap’, la quota di scostamento ciclico nell’aggiustamento di bilancio”, ha riferito Padoan, sottolineando poi che “il reddito potenziale è fonte di moltissimi errori perché dipende da come viene calcolato”.