Economist: sui rifiuti la colpa è di Prodi
10 Gennaio 2008
di redazione
Il settimanale inglese Economist torna a
parlare dell’Italia e in un articolo sull’emergenza rifiuti in
Campania, sottolinea che la crisi,
più che il settore igienico-sanitario, riguarda la capacità di
governare.
La critica al governo Prodi è esplicita.
“I rifiuti lasciati per strada – sottolinea l’articolo – possono
non solo essere dannosi per la salute, ma anche pericolosi
politicamente. Ricordano agli elettori la fragilità della civiltà
e possono indurli a prendersela con i loro rappresentanti
politici”. “Sorprendente a prima vista che il governo di
centrosinistra di Romano Prodi abbia lasciato che la situazione
in Campania e a Napoli diventasse così puzzolente”. La crisi,
avverte, più che la spazzatura riguarda la capacità di governare
e non deve essere sottovalutata.
L’Economist ricorda che la piaga rifiuti affligge la Campania da
ben 14 anni, con 8 miliardi di euro spesi e ora 60mila tonnellate
di rifiuti sono accatastate sulle strade e 5mila stazionano nella
stessa città di Napoli. E mentre la città scoppia dalla
spazzatura, i residenti di Pianura ingaggiano guerriglie notturne
con la polizia per evitare la riapertura della discarica.
L’inceneritore che avrebbe dovuto essere pronto non lo era e la
raccolta dei rifiuti si è fermata il 21 dicembre perché le
discariche campane erano piene. “Entrambi gli sviluppi erano
ampiamente prevedibili”, commenta il settimanale londinese che
ricorda come “il sindaco del centrosinistra di Napoli Rosa Russo
Iervolino avvertì Prodi della crisi che si prospettava
all’orizzonte un anno fa. Ma niente è stato fatto”.
(apcom)