Egitto, al-Sisi pronto alla presidenza. E l’esercito si prende la Difesa
28 Gennaio 2014
di redazione
Il generale Abdel Fattah al-Sisi ha accettato la proposta del Consiglio supremo dei militari di candidarlo alla presidenza dell’Egitto. La candidatura non è ancora stata ufficializzata ma la nomina a maresciallo, la più alta carica militare del Paese è una conferma dello scenario che si sta delineando in uno dei più importanti stati del mondo musulmano. Il supremo consiglio militare, in una nota, parla di "un obbligo" del generalissimo ad "assecondare la volontà delle masse in tutte le circostanze". Al-Sisi "dovrà far carico delle proprie responsabilità" sottoponendosi "attraverso le urne" al giudizio popolare. Non solo: il ministero della Difesa, per costituzione, d’ora in avanti dovrà essere ricoperto da un uomo gradito ai militari. Classe 1954, proveniente dalla Accademia militare e formatosi in America e Gran Bretagna, capo della intelligence, al-Sisi diventa capo del consiglio supremo militare durante la presidenza Morsi. L’Egitto impoverito e scardinato dalla rivoluzione del Loto, dopo la caduta di Mubarak e il fallimento della Fratellenza Musulmana alla prova del governo, sembra insomma orientato a rimettersi nelle mani dei militari. Intanto i Fratelli Musulmani si preparano al processo contro Morsi e a nuove mobilitazioni.