Egitto. Continua protesta, molte le categorie che scendono in piazza
04 Marzo 2011
di redazione
Non si ferma la protesta in Egitto, dove ieri è stato nominato premier Essam Sharaf, dopo le dimissioni di Ahmed Shaqif sotto le pressioni della piazza che lo considerava espressione del regime dell’ex presidente Hosni Mubarak.
Al centro delle dimostrazioni c’è la richiesta di interventi di tipo economico. Protestano tutti: a Beni Suef un gruppo di una cinquantina di donne ha manifestato per chiedere una riduzione dei costi previsti per i loro appartementi realizzati nel quadro del Mubarak Housing Project. Non mancano gli studenti all’Università di Alessandria che chiedono le dimissioni del rettore. In piazza anche gli agricoltori che accusano il governo di perdere 1,5 milioni di lire egiziane ogni mese a casusa di una cattiva gestione delle risorse.
Alzano la voce anche le banche, con gli impiegati della Misr Bank che hanno organizzato un sit-in davanti alla sede centrale dell’istituto per chiedere lo scioglimento del board esecutivo e del sindacato interno. Sul piede di guerra anche gli ex dipendenti di Nasr Automotive reclamando aumenti delle pensioni per allinearle a quelle degli ex colleghi che hanno optato per il ritiro anticipato. Manifestazioni anche nella periferia del Cairo, nei distretti di al-Nahda e al-Salam, dove i residenti sono scesi in strada per chiede alloggi.