Egitto nel caos. El Baradei forse presidente, nasce Esercito della Sharia
06 Luglio 2013
di redazione
Morsi parla ancora e la sua deposizione spacca l’Egitto in due. Negli ultimi giorni le vittime sono aumentate, almeno 4 poliziotti uccisi che difendevano edifici del Governo e un sacerdote cristiano copto ucciso a El Arish. L’Egitto vive gli spasmi di una guerra civile, con migliaia di Fratelli Musulmani che sono scesi in piazza contendendosi la piazza con Tamarrod e i movimenti che si sono ribellati. E’ guerriglia al Cairo e nell’area dove si ritiene venga tenuto agli arresti domiciliari l’ex presidente Morsi. L’esercito è ha permesso ai ribelli di riprendere il controllo di Piazza Tahrir, i testimoni raccontano di uccisioni da una e dall’altra parte. Le vittime sarebbero ormai oltre la trentina. Per la prima volta l’esercito si ritrova a dover operare nelle strade come ai tempi della caduta di Mubarak, e con lo stato militare di Mubarak condivide la pressione esercitata sui Fratelli Musulmani, come dimostra l’arresto di Khairat El Shater, il secondo in comando della Fratellanza. In piazza si è visto anche Mohammed Badie, la guida spirituale del movimento, "Non sono in fuga, non mi hanno arrestato", ha detto. "A tutti gli egiziani dico: Morsi è il vostro presidente". La guerra civile sembra appena cominciata.