Egitto, pro-Morsi nel mirino. Kerry, “Egitto vive momento strategico”
27 Luglio 2013
di redazione
L’Egitto sprofonda nel sangue, nel caos, nella violenza, dopo gli scontri tra sostenitori e contestatori di Morsi, l’ex presidente finito agli arresti e deposto dall’esercito. Ad Alessandria d’Egitto si contano 5 morti, ma nelle altre regioni del Paese nordafricano si contano altre vittime. Almeno cento nella capitale, Il Cairo, dove a pagare il prezzo più stavolta sono stati gli islamisti. Sangue scorre soprattutto in Piazza Tahrir l’emblema di anni di rivolta. Secondo i sostenitori di Morsi, le forze di sicurezza hanno sparato "per uccidere". Proteste arrivano dagli Usa e anche El Baradei condanna le violenze. Secondo il capo del dipartimento di stato Usa, Kerry, "l’Egitto sta vivendo un momento strategico della sua storia".