Egitto. Strage Alessandria, per inquirenti kamikaze era del posto
04 Gennaio 2011
di redazione
Secondo gli inquirenti che indagano sulla strage di Capodanno ad Alessandria d’Egitto, il kamikaze entrato in azione contro la chiesa copta potrebbe essere un cittadino egiziano.
Come riferisce la tv satellitare al-Arabiya, con l’analisi del dna dei cadaveri ritrovati davanti alla chiesa dopo l’attentato, sarebbero stati individuati brandelli del corpo dell’attentatore, che sembrerebbe essere un giovane egiziano, probabilmente originario proprio della stessa città.
Eppure questa mattina il quotidiano locale ‘al-Masri al-Youm’ pubblica una notizia che sembra andare nella direzione opposta. Fonti della polizia hanno rivelato che tra i corpi delle vittime dell’attentato costato la vita a 22 persone è stata ritrovata anche una testa che apparterrebbe a un cittadino afghano o pachistano.
Il magnate egiziano Nagib Sawiris ha posto una taglia sui responsabili della strage di Capodanno. Secondo quanto riporta il quotidiano egiziano al-Ahram, Sawiris ha offerto un milione di sterline egiziane (poco meno di 140mila euro) a chi sia in grado di indicare i responsabili dell’attentato contro la chiesa cristiano-copta. La cifra è stata messa a disposizione di chi, con le sue informazioni, riesca ad aiutare gli inquirenti che indagano sulla strage.
Parlando al quotidiano filo-governativo del Cairo, Sawiris ha spiegato che "questra tragedia deve far capire agli egiziani che siamo tutti nello stesso paese e che non ci sono differenze tra musulmani e cristiani". Il magnate ha chiesto infine ai copti "di reagire con saggezza, perché l’obiettivo dei criminali è quello di convogliare la loro rabbia contro la polizia".